Dall'indagine è emerso che alcuni fornitori, sfruttando illecitamente il regime fiscale che regola i passaggi di beni tra paesi dell'Ue, hanno acquistato da un commerciante di Madeira (Portogallo) e poi commercializzato sul territorio nazionale grossi quantitativi di prodotti Hi-Tech, senza versare l'Iva
Evasione per oltre 7 milioni di euro Arrestati due imprenditori palermitani
La Guardia di Finanza di Palermo ha arrestato due imprenditori palermitani, M.M. e S.C., accusati di avere evaso l’Iva per sette milioni e quattrocentomila euro. Nei confronti dei due arrestati e di altre 3 persone, le Fiamme Gialle stanno eseguendo sequestri di denaro, immobili e quote societarie fino alla concorrenza del valore complessivo del debito tributario.
L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto Salvo De Luca ed è nata da una verifica fiscale effettuata nei confronti di una società che vende al dettaglio elettrodomestici e prodotti elettronici e informatici.
Dall’indagine è emerso che alcuni fornitori, sfruttando illecitamente il regime fiscale che regola i passaggi di beni tra paesi dell’Ue, hanno acquistato da un commerciante di Madeira (Portogallo) e poi commercializzato sul territorio nazionale grossi quantitativi di prodotti Hi-Tech, senza versare l’Iva. La frode è stata realizzata grazie al sistema delle società cartiere amministrate da prestanome, che oltre a vendere i propri prodotti ad un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato, speculando sul mancato versamento dell’IVA, consentono una indebita detrazione da parte dell’acquirente compiacente, provocando, così, da un lato, un ingente danno alle casse dello Stato e, dall’altro, una distorsione degli equilibri del mercato e delle regole sulla concorrenza.
La società controllata ha acquistato da quattro imprese coinvolte nel traffico prodotti, ad un prezzo particolarmente vantaggioso, con risparmi anche del 25%.