Da stamane le telecamere dell'Ingv hanno documentato il repentino mutamento della situazione in alta quota. Ai piedi del nuovo cratere di sud est, tornato in attività da pochi minuti, si è formata una frattura
Etna, improvvisa apertura di una bocca eruttiva Riecco cenere ed esplosioni, tremore in aumento
Un inatteso innalzamento del tremore vulcanico ha messo in allerta gli esperti. Poi si è rapidamente compreso cosa stava accadendo in alta quota. Una nuova frattura eruttiva si è aperta alla base meridionale del nuovo cratere di sud est, sull’Etna, rilevata dalle telecamere di sorveglianza dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – Osservatorio etneo dalle otto di stamane.
Il fenomeno sembra avere luogo nell’area interessata da fratture eruttive già durante l’attività del 2017. Il tremore al momento è in costante e netto aumento. Da alcuni minuti è inoltre iniziata una intensa fase esplosiva dalla cima del nuovo cratere di sud est. In cielo si è alzato un pennacchio di gas e cenere via via sempre più corposo, sospinto dai venti verso est. Sono in corso, secondo quanto divulgato dall’Osservatorio etneo, dei rilievi di terreno condotti dal personale Ingv.
Circa una settimana fa si era registrata un’altra eruzione, sempre alla base del nuovo cratere di sud est, che aveva portato anche alla temporanea chiusura dell’aeroporto di Catania a causa delle emissioni di cenere.