Dopo sei mesi il vulcano torna a farsi sentire da due bocche: quello di Sud-Est e quello di Nord-Est. L'attività, iniziata ieri, si è fatta intensa nella notte con fontane di lava visibili dai paesi pedemontani e quelli della fascia ionica. La densa nube al momento sta risparmiando i centri colpiti nei mesi scorsi dalle continue piogge di lapilli e si sta dirigendo verso Paternò e Belpasso. Limitazioni nei voli in arrivo all'aeroporto Fontanarossa. L'eruzione è stata preceduta da un intenso sciame sismico, con 13 scosse in cinque ore
Etna, due crateri entrano in attività Colonna di cenere verso Misterbianco
La terra trema e la lava torna a scorrere sulle pareti dell’Etna. Ad essersi risvegliato questa volta è il cratere di Sud-Est, in silenzio dallo scorso aprile. Ma stamattina anche la bocca di Nord-Est è entrata in attività. L’evento di tipo eruttivo ed esplosivo è iniziato ieri, ma si è intensificato nella notte con alte fontane di lava, a partire dalle cinque di stamattina, e una colonna di cenere visibile dai paesi pedemontani e della fascia ionica, che il vento sta trasportando in direzione Sud-Ovest. Lontano quindi dai paesi ionici colpiti ripetutamente nei mesi scorsi dalla pioggia di lapilli. Chiusi due settori dell’aeroporto Fontanarossa, con conseguente limitazione dei voli in arrivo.
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Le foto pubblicate in Rete dagli utenti del social network Instagram
L’eruzione è stata preceduta nella giornata di ieri da un intenso sciame sismico: 13 scosse in cinque ore hanno interessato il versante Nord del vulcano, con un’intensità compresa tra 2.1 e 2.6 della scala Richter. Altri tre eventi sismici si sono registrati nella notte, il più forte di magnitudine 2.8. Le vibrazioni sono state avvertite nei paesi etnei tra le province di Catania e Messina: Randazzo, Mojo Alcantara, Malvagna, Roccella Valdemone e Santa Domenica Vittoria.
Durante la notte l’aeroporto di Catania è rimasto chiuso, stamattina ha riaperto con un leggero ritardo alle 7.10, ad eccezione dei settori 1 e 4(il cielo sopra il vulcano è diviso in settori, ndr). Di conseguenza i movimenti in arrivo sono limitati a quattro per ora. Nessun ritardo, invece al momento, per le partenze. L’unità di crisi dell’aeroporto si riunirà nuovamente alle 12.30 per valutare la situazione.
Nessun pericolo per i paesi alle pendici del vulcano: la colata, ben alimentata secondo gli esperti dell’Istituto nazionale di vulcanologia di Catania che stanno monitorando l’evento, si sta dirigendo verso la valle del Bove.
[Foto di Claudio Lanzafame]