A distanza di cinque anni dalle ultime amministrative in cui uscì sconfitto nel ballottaggio con l’attuale sindaco Mauro Mangano, Nino Naso ci riprova ricandidandosi. Con lo slogan Presente sempre Naso punta a conquistare la poltrona di primo cittadino e lo fa con il sostegno di una coalizione civica di sette liste: Nino Naso Sindaco, Presente Sempre, Paternò On, Uniti per Paternò, Paternò Civica, Fratelli di Paternò e Movimento animalista. Molto amato dal popolo, Naso spera di vincere al primo turno senza passare per le forche caudine del turno di ballottaggio.
Perché Nino Naso si è ricandidato a sindaco?
«Cinque anni addietro dissi, alla vigilia delle elezioni, che se anche non fossi stato eletto sarei rimasto a disposizione della città. Infatti in questi anni, pur non ricoprendo alcun ruolo istituzionale o politico, sono rimasto in prima linea a difesa di Paternò, ascoltando i miei cittadini, raccogliendo istanze, provando a risolvere le varie problematiche. Francamente il mio unico ruolo è stato quello di cittadino. Avevo detto che, nonostante la sconfitta, non sarei scomparso e la gente sta riconoscendo il fatto che sono stato una presenza attiva, un riferimento della città. Giorno 11 giugno non mi aspetto di raccogliere la semina che viene fatta durante la campagna elettorale, ma quella di una vita costruita a servizio della città».
Paternò città agricola, colpita da una profonda crisi nel settore. Rimedi per risolverla?
«Abbiamo creato dieci task-force, ciascuna delle quali chiamata a trovare le soluzioni opportune per i problema che attanagliano la città. Una di queste si deve proprio occupare della questione agricoltura. La nostra produzione agrumicola si caratterizza per la l’arancia rossa che è una specialità del nostro territorio. Vogliamo valorizzarla in toto. Come? In primis pubblicizzandola a 360 gradi come fanno altre comunità territoriali a noi vicine (Bronte per il pistacchio e Maletto per la fragola). E ancora attraverso un assessorato alle Attività produttive che faccia da cerniera tra commercianti, produttori, dipartimento di Agraria e l’istituto agrario di Paternò. Necessario combattere il fenomeno del caporalato, il lavoro nero e non dimentichiamo a tal proposito le difficoltà dei nostri braccianti agricoli che devono elemosinare lavoro. Sono fiducioso che ciò possa realizzarsi».
Differenziata ai minimi storici e Tari esosa. Come si interviene?
«Lavoreremo per riportare in meno di tre anni la percentuale superiore al 60 per cento, guardando con attenzione alla strategia dei rifiuti zero. Ci vuole una accurata programmazione da parte dell’amministrazione comunale. Allo stato attuale si fa il porta a porta eppure la differenziata non cresce; ritengo che non ci siano stati – da parte degli organi preposti – accurati controlli per comprendere le cause della mancata crescita. Il mio obiettivo è la creazione di osservatorio sui rifiuti che faccia parte dell’assessorato ai Servizi ecologici perché vogliamo arrivare al 65 per cento. Io ci credo. Per abbassare la Tari si lavora sulla differenziata, sul miglioramento dei servizi e sulla consequenziale diminuzione della tassa».
Politiche giovanili e sport. Cosa Nino Naso può fare per lo sport e per i giovani paternesi?
«Sulle tematiche sportive e giovanili sfondate una porta aperta. Sono per le consulte che devono lavorare in sinergia con gli assessorati allo Sport e alle Politiche giovanili, organizzando assieme le iniziative. Negli ultimi anni sono stati tanti i disagi, a livello logistico, che le nostre associazioni sportive sono state costrette a subire. Vedi il caso delle due squadre di calcio Real Città di Paternò e Paternese costrette a giocare a Biancavilla perché il manto erboso del Falcone e Borsellino era in pessimo stato, ecco perché bisogna intervenire subito col il prato sintetico. Massima attenzione per gli altri stadi: Totuccio Bottino e Piero Parisi. Si deve intervenire nel palazzetto dello sport di via Bologna. Non dimentico le altre realtà sportive, vedi il caso del baseball Red Sox Paternò campioni d’Italia. Su di loro c’è una minima attenzione. Lo sport è anche servizio sociale non fine a se stesso».
Bilancio. Comune sull’orlo del dissesto: come evitarlo e da dove fare giungere in città finanziamenti?
«Io vengo dal quel mondo e per 12 anni sono stato all’interno degli uffici comunali. So quindi l’importanza di un bilancio comunale in ordine. Se tu non curi le entrate non puoi amministrare e sei costretto ad aumentare le tasse dei cittadini. Ci sono altri strumenti per rimpinguare le casse comunali. In questi anni non si è avuto cura della cartellonistica pubblicitaria, di passi carrabili, strisce blu, alloggi popolari. Vantiamo crediti con Simeto Ambiente e Ama. Se dovessimo andare a governare la città dovremmo da subito conoscere le condizioni del nostro bilancio. Per questo motivo alcuni professionisti del settore sono al lavoro per prendere visione delle carte e non farci trovare impreparati».
Legalità e controllo territorio. Come potenziare la sicurezza in città?
«Innanzitutto si deve lavorare perché i cittadini rispettino le regole. Un ruolo particolare è quello dei vigili urbani. Non si può assumere nuovo personale e quindi, vista l’esiguità delle unità, è necessario procedere a un concorso interno con la possibilità che gli ausiliari del traffico possano diventare vigili urbani. Poi è opportuno instaurare una collaborazione con le associazioni di volontariato che possano presidiare i giardini pubblici, gli edifici pubblici e le piazze della città. Attenzione massima con l’installazione delle telecamere».
Viabilità e vivibilità.
«Dobbiamo fare chiarezza su come si vuole intervenire in questa città in termini di viabilità. Il tratto di via Vittorio Emanuele compreso tra piazza Regina Margherita e piazza Indipendenza è un vero caos. Ritengo che per facilitare la viabilità sia opportuno dialogare con l’Azienda siciliana trasporti utilizzando dei minibus che possano collegare la periferia con il centro. Dobbiamo programmare un lavoro accurato. Un traffico regolamentato, con parcheggi disponibili, consentirebbe di facilitare anche le attività economiche dei nostri commercianti. A ciò si aggiunge un corretto utilizzo delle strisce blu e dei parchimetri».
Lavori pubblici e urbanistica. Cosa si può fare per migliorarli?
«Per quanto riguarda i lavori pubblici massima attenzione ai contratti di quartiere. Un progetto da sette milioni di euro per la zona Scala Vecchia. Non ci possiamo permettere di perdere questa somma. Daremo una boccata d’ossigeno alla città. Obbligatorio lavorare subito al Piano regolatore generale oppure rivederlo del tutto, magari intervenendo con i piani particolareggiati. Il tutto comunque deve essere seguito e realizzato con professionisti locali che conoscono il territorio, con la presenza di una figura esterna che garantisca l’assoluta imparzialità durante i lavori».
Lavoro e occupazione. Come può intervenire un sindaco per contrastare la disoccupazione?
«Un sindaco deve creare le condizioni per i posti di lavoro. Abbiamo avviato un dialogo con gli imprenditori locali che hanno spostato le loro attività lavorative fuori dal nostro territorio. Per farli tornare abbiamo garantito loro che avremmo agevolato il loro percorso mettendo a disposizione l’assessorato alle Attività produttive. E poi per dare una boccata d’ossigeno alle fasce deboli della città possiamo agire attraverso i servizi sociali: in pratica anziché dare un sussidio una tantum, possiamo dare vita a dei cantieri sociali per le opere di piccola manutenzione, come le buche nelle strade o lo scerbamento».
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