Elezioni europee: in Sicilia ha vinto l’astensione con il 58 per cento…

ELEZIONI EUROPEE. NELL’ISOLA IL VINCITORE E’ STATO ED E’ IL POPOLO SICILIANO CHE, DISERTANDO IN MASSA LE URNE, HA “DELEGITTIMATO” LA CLASSE POLITICA ED I PARTITI QUI DOMINANTI

da Giuseppe Scianò
riceviamo e volentieri pubblichiamo

A giudizio degli Indipendentisti del Fronte nazionale siciliani, il “RECORD” del fenomeno dell’ASTENSIONISMO, registratosi in Sicilia, in occasione delle elezioni per il rinnovo del PARLAMENTO EUROPEO, è denso di significati e merita un’attenzione maggiore di quella attribuita, oggi, dai commentatori politici (ha  votato il 42 per cento degli aventi diritto).

Partendo dalla contestazione di quella che è stata, negli ultimi anni, la politica europea (formato MERKEL e compagni), il Popolo Siciliano, che in stragrande maggioranza ha disertato le urne, ha, in realtà, automaticamente “delegittimato” – totalmente o quasi – i partiti politici italiani, autonomisti e non, ed i loro rappresentanti in Sicilia, presenti nelle Istituzioni ad ogni livello. A prescindere dalle specifiche ideologie, laddove queste vi fossero.

Sono stati lasciati a bocca asciutta anche i militanti dell’ANTISICILIA, soprattutto quelli che millantano di avere in pugno l’elettorato siciliano. Analoga considerazione vale per i movimenti PSEUDO-SICILIANISTI, di fatto agganciati a questo o a quel gruppo di potere.

Questa massiccia astensione siciliana, pertanto, può essere considerata la più grande “vittoria” del Popolo Siciliano, dall’ANNESSIONE FORZATA al Regno d’Italia del 1860 fino ai giorni nostri? Non possiamo affermarlo con certezza, ma è legittimo dedurlo.

Ed intanto prendiamo atto di ciò che è successo. Anche perché I FATTI SONO FATTI ed I NUMERI SONO NUMERI.

Non può essere, del resto, un caso che, spontaneamente e contemporaneamente in tutta la Sicilia, il Popolo Siciliano, la Nazione Siciliana, nella stragrande maggioranza, abbia dato luogo ad un vero e proprio “SCIOPERO DEL VOTO”. Abbiamo, insomma, avuto una grande prova di coraggio e di civiltà ed una protesta di enorme portata e ricca di significati.

Questo avvenimento – accompagnato, peraltro, dal considerevole astensionismo verificatosi nel SUD ITALIA – può essere l’inizio di un percorso di rinascita e di riscossa che vada al di là della semplice protesta. Un percorso di dissociazione dall’andazzo generale che, paradossalmente, potrebbe riportare la Sicilia in Europa, nel Mediterraneo e nel Mondo, in modo diretto, scavalcando la “mediazione” di quei gruppi di potere, di quei personaggi e di quei partiti che hanno condannato la Sicilia all’emarginazione, al sottosviluppo, all’arretramento economico ed occupazionale, a subire la “cultura” della mafiosità e del brigantaggio, alla corruzione, al voto di scambio, al malgoverno eccetera eccetera. Nonchè, per dirla “papale papale”, all’attuale CONDIZIONE COLONIALE.

Da tutti questi mali dobbiamo essere, ovviamente, noi Siciliani a liberarci con decisione. Non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo delegare altri.

A chi canta, comunque, vittoria ricordiamo, infine, che, se si fosse trattato di considerare questa consultazione elettorale un referendum pro o contro RENZI, il Popolo Siciliano avrebbe (ha) dato una grande bocciatura allo stesso.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]