Sono solo le prime proiezioni. Ma già dai primi numeri si capisce che anche alla Camera dei deputati si profila un terremoto politico: il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo spopola. Un successo su tutta a linea.

Al di là dei risultati che prenderanno forma alla Camera dei deputati, il Pd esce da queste elezioni bastonato. A perdere insieme con il Partito di Bersani, è lo schieramento di Mario Monti. E con Monti perdono l’Udc di Casini e Futuro e Libertà di Fini.

L’esito delle elezioni, con la grande vittoria di Grillo, segna la vittoria della democrazia. Perdono i Partiti – Pd, Pdl e Udc – che hanno firmato il Fiscal compact, un trattato internazionale demenziale che impone all’Italia di versare 50 miliardi di euro all’anno per i prossimi 50 anni.

Del Fiscal compact si è parlato pochissimo in questa campagna elettorale. LinkSicilia, invece, ne ha parlato tanto e continueremo a parlarne.

Certo, Berlusconi, a differenza di Bersani, Monti e Casini -che sono i veri sconfitti di queste elezioni – esce un po’ rafforzato, sia in termini elettorali, sia in termini politici. Ma quella del Cavaliere è una vittoria pericolosa.

In questo scenario non è improbabile – come ha anticipato questo pomeriggio Simona Vicari, esponente di spicco del Pdl siciliano – che a Berlusconi venga chiesto di far parte del Governo: magari di un Governo al di là dei Partiti: magari con lo stesso Pd e con altre ‘frattaglie’ politiche.

Ma se il Cavaliere andrà al Governo, dovrà – come ha promesso agli elettori – restituire agli elettori l’Imu sulla prima casa: altrimenti befferebbe gli italiani che lo hanno votato.

A questo punto il Pd e Monti dovrebbero accodarsi al Pdl e restituire i soldi che hanno preso agli italiani con un’imposta incostituzionale. Ve l’immaginate? Il tassaiuolo Monti che restituisce i soldi dlel’Imu sulla prima casa agl’italiani…

La verità è che queste elezioni consegnano un solo vincitore: il Movimento 5 Stelle. E costringono tutti gli altri Partiti a fare di necessità virtù.