Nella prima giornata di urne aperte in Sicilia sono meno della metà gli elettori che si sono recati ai seggi. Al momento della chiusura, il dato si è fermato al 48.58 per cento. Numeri in calo rispetto alle ultime consultazioni. Ma, nonostante i corridoi delle scuole siano rimasti deserti, è arrivata la prima segnalazione ufficiale di irregolarità. A riportarla è il Movimento 5 stelle di Gela, uno dei 53 Comuni al voto nell’Isola.
Gli attivisti pentastellati hanno raccolto la denuncia di Gaetano Abela che spiega come qualcun altro – «una persona nota» – ha votato a nome suo. Il caso emerge quando l’uomo presenta la tessera elettorale e il documento di riconoscimento, ma gli viene risposto che il suo nome era già nell’elenco di quanti avevano ritirato la scheda. «Del fatto ho dato notizia la presidente del seggio, che ha acconsentito a farmi votare. Ho anche avvertito i carabinieri di Gela e la guardia di finanza che prestava servizio nell’edificio scolastico», spiega.
Intanto si conoscono già i nomi dei primi due sindaci, nei due Comuni in cui c’era solo un candidato: Domenico Giannopolo a Caltavuturo e Giuseppe Abbate a Lascari, entrambi in provincia di Palermo. Perché l’elezione fosse regolare bastava che si recassero alle urne la metà più uno degli elettori. Il quorum è stato superato a Caltavuturo già ieri sera, a Lascari questa mattina.
Le urne saranno aperte fino alle 15 di oggi, subito dopo inizieranno le operazioni di spoglio. Diverse le province interessate. A Palermo si vota ad Aliminusa, Caltavuturo, Carini, Villabate, Collesano, Godrano, Lascari, Pollina, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Scillato, Trabia e Polizzi Generosa. Nel Catanese a Bronte, Maniace, Mascali, Milo, Pedara, San Giovanni la Punta, Tremestieri Etneo.
Ad Agrigento seggi aperti nel capoluogo e a Cammarata, Licata, Raffadali, Realmonte, Ribera e Siculiana. A Caltanissetta si vota a Gela, Mussomeli, Serradifalco e Villalba. Nell’Ennese elezioni nel capoluogo e ad Agira, Centuripe, Nicosia, Pietraperzia, Valguarnera Caropepe. Nella provincia di Messina al voto Basicò, Giardini Naxos, Graniti, Limina, Malvagna, Mazzarrà Sant’Andrea, Milazzo, Mirto, Naso, Raccuja, San Salvatore Fitalia e Savoca. Urne aperte anche nelle province di Ragusa (Ispica),Siracusa (Augusta) e Trapani (Gibellina e Marsala).
Finora le percentuali di affluenze danno il segno negativo in quasi tutti i Comuni interessati. In controtendenza solo Gela, Milo, Naso, San Salvatore di Fitalia, Trabia e Augusta. In crollo i dati del centro palermitano di Lascari. Segno negativo anche nei due capoluoghi interessati, Enna (meno due per cento) e Agrigento (meno tre per cento).
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