Gli organi dirigenti di Comune e Polizia Municipale hanno provveduto alla doverosa comunicazione alla Autorità Giudiziaria. Hanno anche disposto lo sgombero dei predetti locali, divenuti a questo punto luoghi pericolosamente sensibili
Ei fu il Teatro Mediterraneo Occupato Oggi è un’attività commerciale fuori da ogni regola
Sbigliettamento, attività di vendita di bevande «con rischio per l’incolumità di quanti si trovano in quei locali e di spettatori paganti e acquirenti», episodi di cessione a pagamento a terzi di locali comunali occupati. Questo è diventato il TMO, Teatro Mediterraneo Occupato, ovvero il padiglione 5 di quella che era la ex Fiera del Mediterraneo di Palermo, preso in autogestione da alcuni ragazzi nel dicembre del 2013 e che dopo averlo occupato lo avevano ripulito per farne un piccolo polo culturale. Tra plausi e polemiche, in un primo momento era stato in effetti così, lo spazio veniva usato per attività culturali e teatrali, ma – duce il sindaco Orlando – «negli ultimi tempi una inaccettabile involuzione da luogo di incontro e confronto culturale/artistico in una attività commerciale riscontrata essere al di fuori di ogni regola»
Gli organi dirigenti di Comune e Polizia Municipale hanno provveduto alla «doverosa comunicazione» alla Autorità Giudiziaria. Hanno anche disposto lo sgombero dei predetti locali, divenuti a questo punto luoghi pericolosamente sensibili. «Ribadendo l’inderogabile principio del ripristino della legalità e della sicurezza – si legge nella lettera inviata dal Sindaco al Comandante della Polizia Municipale, al Capo di Gabinetto e alla Dirigente dell’ufficio valorizzazione risorse patrimoniali – la Giunta ha disposto il provvisorio rinvio dello sgombero per consentire di ricondurre a legalità e sicurezza, nelle più adeguate condizioni, la situazione determinatasi. Nei prossimi giorni così come già avvenuto nei mesi e nelle settimane scorse, la Giunta continuerà a favorire il dialogo ed il confronto con quanti vorranno dialogare e confrontarsi fuori da luoghi e condizioni di illegalità».