Almeno dieci persone hanno fatto irruzione all'interno dell'attività che si trova nei pressi della porta della Bellezza. Poco prima un uomo era stato ripreso perché sprovvisto del dispositivo di protezione. Indaga la polizia per individuare i responsabili
Eden bar, spedizione punitiva armati di bastoni e pistola La vendetta per avere chiesto a un cliente la mascherina
Una spedizione punitiva in piena regola impugnando dei bastoni e una pistola. È quella andata in scena ieri pomeriggio all’interno del New Eden bar del viale Bummacaro 5, nel quartiere Librino. Protagonisti, secondo quanto accertato da MeridioNews, almeno dieci persone. Il gruppo, quasi tutti vestiti di nero e incappucciati come mostra un fermo immagine esclusivo, ha preso di mira e picchiato il titolare e almeno un lavoratore, intervenuto per calmare gli animi. Dietro i fatti potrebbe esserci quanto accaduto pochi minuti prima, quando un giovane si è presentato nell’attività commerciale per acquistare qualcosa. Chi era alla cassa in quel momento si sarebbe rifiutato di prendere la banconota perché il cliente non indossava la mascherina di protezione contro il Covid-19.
Dopo avere invitato il cliente a indossarla, quest’ultimo avrebbe replicato di non averla nella sua disponibilità. Non è chiaro come sia terminata la diatriba ma è certo quanto avvenuto dopo. All’interno del bar si sono presentate almeno dieci persone, a quanto pare tutti uomini. Alcuni hanno oltrepassato il bancone che si trova sulla destra, subito dopo l’ingresso, bloccando un lavoratore, sferrando qualche pugno. Altri hanno assistito alla scena impugnando dei bastoni e una pistola. Pochi attimi di tensione e il gruppo è uscito dal bar velocemente.
Sul posto, come hanno raccontato alcuni residenti, sono intervenute diverse ambulanze e gli agenti del reparto Volanti della polizia. Le forze dell’ordine hanno sentito i testimoni e acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza del bar. Tutte le scene, come MeridioNews mostra in esclusiva, sono state immortalate e adesso è caccia agli autori della spedizione punitiva. L’obiettivo è quello di identificare l’intero commando.