"non c'è nessun rischio che i migranti possano portare l'ebola in italia". "non c'è nessun rischio ebola in italia". Il ministro della salute beatrice lorenzin lo ripete da settimane. Peccato che le sue parole non coincidano del tutto con quelle degli esperti.
Ebola, a Roma un corso di formazione per i medici dei PS. E in Sicilia?
“Non c’è nessun rischio che i migranti possano portare l’Ebola in Italia”. “Non c’è nessun rischio Ebola in Italia”. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin lo ripete da settimane. Peccato che le sue parole non coincidano del tutto con quelle degli esperti.
Sul rischio migranti, infatti, la ministra viene praticamente smentita dall’Ecdc, European center for desease control, il Centro europeo per il controllo delle malattie. Che, come vi abbiamo raccontato qui, pur parlando di un rischio minimo, non lo nega e avverte che “le conseguenze potrebbero essere devastanti sia nei centri di accoglienza che sulle navi”.
Sul rischio, in generale per l’Italia, c’è una notizia fresca fresca che, anche questa volta sembra smentire l’esponente del Governo Renzi. L’Istituto Nazionale per le malattie Infettive, Lazzaro Spallanzani, sta organizzando un corso di formazione sulla malattia da virus Ebola (Mev) per i medici dei servizi di pronto soccorso del Lazio, con l’obiettivo di saper gestire una possibile emergenza, che parte da lunedì 22 settembre:
“Il corso – si legge su una agenzia di stampa- offre un percorso informativo completo sui principi e le procedure da adottare per la valutazione e la gestione di pazienti provenienti da zone a rischio di Mev o con sintomi compatibili nei servizi di pronto soccorso del Lazio. Oltre ai criteri per la valutazione iniziale dei contatti di esposti al virus. Infine si pone l’obiettivo di istruire medici a formare a loro volta altri operatori sanitari. Alla cerimonia di apertura del corso, lunedì alle ore 9.00 nella sede dello Spallanzani, parteciperanno Flori Degrassi, direttore regionale Salute ed Integrazione Socio-Sanitaria e Valerio Fabio Alberti – Commissario Straordinario Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani”.
Domande:
Se non c’è nessun pericolo in Italia, come mai si formano i medici?
Perché corsi del genere non vengono fatti in Sicilia dove i medici dei Pronto soccorso sono i più esposti al contatto con i migranti?
Invece di minimizzare a tutti costi, pur rifuggendo da ogni allarmismo (gli esperti comunque parlano sempre di rischi minimi) non sarebbe meglio dire come stanno le cose veramente e organizzarsi di conseguenza?