Dormitorio di piazza della Pace, «struttura inadeguata»  Un bagno per 35 persone, Mattina: «In arrivo interventi»

Con l’arrivo del freddo si complica la vita per chi non dispone di un tetto sulla testa. Per chi non vuole dormire per strada c’è la possibilità di passare la notte in uno dei due dormitori comunali come quello di piazza della Pace. La struttura è gestita dall’associazione La danza delle ombre mentre la onlus padre Gabriele Allegra cura anche l’aspetto economico. «Da un anno e mezzo il Comune non rimborsa i soldi che la onlus anticipa – spiega Fra Loris D’Alessandro – cappellano del Pagliarelli e attivo anche nell’assistenza dei più bisognosi – anche gli operatori e chi fa le pulizie sono a suo carico, personale che  comunque continua a ricevere lo stipendio. Almeno quattro persone ruotano intorno alla struttura per garantire i vari servizi, su turni, dalle dalle 22 alle otto del mattino circa.  

«La struttura non è adeguata ad accogliere 35 persone – spiega fra Loris D’Alessandro – c’è un solo bagno con una doccia. Inoltre se si verifica un guasto si blocca tutto perché ci fanno penare per giorni prima di ripristinare il servizio. In particolare se si tratta di un guasto elettrico». Mentre la struttura di piazza della Pace risulta inadeguata per il numero di persone che è destinato ad accogliere, Il nuovo dormitorio inaugurato pochi mesi fa in via Messina Marine «invece è fatto veramente bene – continua fra Loris –  rispetta tutti i criteri oggettivi per ospitare queste persone. Ci sono docce, bagni e anche la possibilità di lavare i vestiti. Può accogliere circa 24 persone al primo o la secondo piano, con stanze che accolgono due o quattro persone alla volta. La struttura precedente invece è stata concepita male fin dall’inizio».    

Per potere rendere fruibile il dormitorio di piazza della pace secondo il religioso «non basta ristrutturarlo ma occorrerebbe individuare un’altra struttura idonea o sfruttando il piano superiore sfitto dell’edificio». La domanda di posti letto soprattutto nel periodo invernale è molto alta e aumenta non appena il freddo si fa sentire e comincia a piovere sempre più spesso: «Saranno molte persone che vorranno accedere al servizio». Il Comune prevede circa sessanta posti per accogliere queste persone. Tanti sono quelli che dormono da Biagio Conte, altre persone sono accolte dalla Caritas, senza contare chi decide di dormire per strada. Anche se la struttura di piazza della Pace ha delle pecche c’è chi, come la dottoressa Marina Scardavi, responsabile del dormitorio, si spende per rendere autonomi i senzatetto, procurando loro piccoli appartamenti e allo stesso tempo cercando di fare accedere queste persone a un processo che gli consenta gradualmente una certa autonomia. 

Il Comune però non resta a guardare ed è molto attivo sul fronte dell’emergenza abitativa. L’assessore comunale alla Cittadinanza Solidale Giuseppe Mattina fa sapere di avere incontrato nei giorni scorsi la presidente dell’associazione che gestisce il dormitorio per verificare i pagamenti. «Ci sono due determine pronte per saldare quanto dovuto fino al mese di giugno già nei prossimi giorni. La terza è ancora in lavorazione», precisa Mattina che aggiunge: «Per quanto riguarda la ristrutturazione dell’immobile abbiamo scritto ai responsabili della manutenzione per sollecitare un loro intervento affinché i servizi vengano ripristinati nel più breve tempo possibile».    


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