Che succede nel mondo della dirigenza della regione siciliana? da qualche mese i circa mille e 800 dirigenti regionali sono in fermento. Un clima di attesa che è diventato sempre più nervoso in queste ultime settimane. I dirigenti regionali, insomma, debbono avere annusato qualcosa.
Dirigenti regionali: nuovi criteri per lassegnazione degli incarichi?
Che succede nel mondo della dirigenza della Regione siciliana? Da qualche mese i circa mille e 800 dirigenti regionali sono in fermento. Un clima di attesa che è diventato sempre più nervoso in queste ultime settimane. I dirigenti regionali, insomma, debbono avere annusato qualcosa.
Forse la stessa cosa che abbiamo annusato noi: e, cioè, la possibilità che il Governo regionale cambi i criteri per lassegnazione degli incarichi dirigenziali?
Linterrogativo circola con sempre più insistenza negli ultimi giorni. Provocando non poca preoccupazione tra gli stessi dirigenti regionali. Gli effetti di una tale scelta – ammesso, ovviamente, che tale scelta venga confermata – potrebbero essere enormi. A cominciare – è inutile girarci attorno – da una riduzione dello stesso numero degli dirigenti regionali.
I nuovi criteri, infatti, potrebbero essere più stringenti. E allora
Va ricordato che, attualmente, i dirigenti regionali sono circa mille e 800. La metà di questi – grosso modo 900 circa – gestisce Aree, Servizi e Unità operative. Laltra metà si occupa di studi e consulenze. In questo secondo caso, dirigenti con il mtesserino, ma con una remunerazione di gran lunga inferiore a quella dei dirigenti responsabili di Aree, o di Servizi o di Unità operative.
Dall1 gennaio di questanno quasi tutti i contratti dei dirigenti regionali – con riferimento alla parte variabile – sono scaduti. Tutte mille e 800 sono in attesa del rinnovo del contratto relativo alla parte variabile. Ed è a questo punto che potrebbero scattare, magari subito dopo le elezioni, i nuovi criteri per lassegnazione degli incarichi dirigenziali.
Ricordiamo che la Regione, sotto il profilo finanziario, naviga in cattive acque. E potrebbe cogliere loccasione per ridurre i costi del personale dirigenziale.