Salario sociale per giovani e disoccupati, revocabilita’ permanente dei mandati parlamentari, stipendi dei deputati regionali equiparati a quelli di un impiegato medio: 1500 euro. Sono alcuni dei punti contenuti nel programma del candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Giacomo Di Leo, Partito comunista dei lavoratori, che stamattina a Palermo ha incontrato i giornalisti.. “Noi non siamo nelle segreterie di partito piu’ o meno di sinistra – ha detto Di Leo – ma in mezzo alla gente”.
E ancora: “Siamo gli unici ad avanzare un programma di rottura non solo col malaffare dei partiti dominanti di Centrodestra e di Centrosinistra ( PDL, PD, UDC, MPA), ma con gli interessi dei poteri forti che li finanziano: gli industriali e i banchieri. Poteri che dominano in Italia, sotto ogni governo, con la benedizione dei Vescovi. E che dominano da sempre in Sicilia e sulla Sicilia, in un intreccio secolare con gli interessi mafiosi e criminali. Solo un programma anticapitalista e rivoluzionario per un governo dei lavoratori può liberare il mondo del lavoro ed estirpare corruzione e mafia. In Sicilia, come in tutta Italia.
SEL e FDS – prosegue una nota del Partito comunista dei Lavoratori-hanno scelto di allearsi con la IDV del trasformista Orlando per poi negoziare meglio, nazionalmente e insieme, col PD liberale sostenitore di Monti. Ma non si possono tenere i piedi in troppe scarpe. E non basta il volto simbolico della candidata FIOM per mascherare contraddizioni insostenibili”.
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