Si tratta di un trentottenne sottoposto alla misura della sorveglianza speciale e al divieto di lasciare Palermo, disposti dal tribunale di Aosta. Ignote le ragioni che l’hanno spinto a violare il provvedimento. Denunciato dalla polizia lombarda anche per un'arma da taglio trovata in tasca, a breve tornerà in città
Desenzano, bloccato palermitano con obbligo di dimora «Impigliato in un controllo, addosso anche un coltello»
Clima mite, affreschi di Tiepolo e paesaggi da togliere il fiato. Questo e tanto altro ancora è Desenzano del Garda (Brescia), il comune più popoloso del lago. Ma non sapremo mai se siano stati questi i motivi che hanno ispirato l’insolita gita di un trentottenne palermitano bloccato questa mattina nella provincia lombarda. Nessuna segnalazione, nessun episodio critico. Solo un normale controllo di rito della polizia locale. «Un pattuglione», lo definisce Bruno Pagani, dirigente del Commissariato di Desenzano. «È stato individuato a seguito di controlli di routine sul territorio, lui è rimasto impigliato in questa rete».
L’uomo, bloccato alla stazione, non si è opposto al fermo degli agenti. È bastato solo qualche minuto per consultare la banca dati virtuale e scoprire che il giovane palermitano in realtà avrebbe dovuto trovarsi da tutt’altra parte in quel momento. Nella sua casa nel capoluogo siculo, per esempio. «Era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno a Palermo, un provvedimento inflitto dal tribunale di Aosta», racconta Pagani.
«Non è un nostro provvedimento, si tratta di una misura che non ha nulla a che fare con i nostri uffici – afferma ancora il dirigente di polizia – quindi non ne conosciamo i dettagli e i motivi. Dagli approfondimenti nella nostra banca dati è risultato solamente che c’era questo tipo di misura a carico, quindi abbiamo dovuto agire di conseguenza trattenendolo». L’uomo adesso tornerà a Palermo, nel rispetto della misura violata. Ma i guai per lui non sembrano essere finiti. «È stato denunciato per la violazione dell’obbligo di dimora e anche perché aveva in tasca un coltello di genere proibito che è vietato portarsi dietro». Silenzio, invece, da parte delle autorità palermitane, alle quali la notizia non sembra ancora essere giunta.