Una domenica che per Palermo potrebbe essere significativa. La seduta di oggi della Finanziaria, presentata dal governo regionale all’Ars e in via di approvazione, vede al centro il capoluogo siciliano. Con una serie di misure trasversali che potranno avere un discreto impatto sulla vita della città.
Si parte dal centro direzionale del consorzio Asi e dal villino Messina Verderame della Crias: entrambi i beni entrano ufficialmente a far parte del patrimonio della regione. Una norma proposta dal governo Musumeci e illustrata dall’assessore all’Economia Gaetano Armao, approvata prontamente dai deputati e dalle deputate dell’Ars. Due immobili – il primo a Brancaccio, il secondo a Notarbartolo – dalle origini molto diversi ma dai destini simili, vale a dire l’abbandono da parte degli enti proprietari che ha portato per ciascuno di essi al degrado.
In particolare per il villino Verderame c’è chi esulta. È il caso di Beatrice Feo Filingeri, la donna che si è più battuta a favore del gioiello liberty sopravvissuto al sacco di Palermo, coinvolgendo esponenti politici in maniera traversale. A partire proprio da Armao, che le ha comunicato la lieta notizia con un messaggio. «Grazie, grazie a tutti – dice Filangeri -. Questi dieci anni di fatica oggi si sono trasformati in gioia. Villino Messina Verderame passa alla Regione ed è salvo. Prestissimo la riqualificazione e apertura».
Mentre per il recupero dei palazzoni Asi, da anni preda dei vandali, si è espressa la deputata Marianna Caronia, eletta con Forza Italia ma da poco passata al Gruppo Misto. «Ben venga un intervento della Regione volto a recuperare le strutture dell’Asi di Brancaccio che oggi versano in stato di abbandono – ha detto nel suo intervento in aula -. Ben venga un utilizzo produttivo di queste strutture per una migliore organizzazione logistica dei servizi e degli uffici della Regione che ricadono sulla città di Palermo che non ha certamente bisogno di casermoni da lasciare ai vandali. È quindi necessario che tutto avvenga con un coinvolgimento dell’assemblea regionale, che possa anche rappresentare le necessità del territorio e valutare l’impatto che ogni scelta può avere sulla vivibilità dell’area. Se, come detto in aula dal governo regionale, a Brancaccio si andasse a realizzare il centro direzionale della Regione, si tratterebbe di una presenza con un elevato impatto che dovrà essere valutato con attenzione, con un adeguato dibattito necessario con la città e con l’area metropolitana».
Infine il voto dell’Ars ha stanziato anche 20mila euro per l’avvio di interventi di indagine necessari per rendere fruibile l’area del cosiddetto “Mammellone”, nella zona di Acqua dei Corsari. «Non posso che esprimere apprezzamento – ha detto il sindaco Orlando – per la proposta del governo regionale approvata oggi dall’assemblea, per il finanziamento degli interventi necessari alla riqualificazione ambientale del Parco Libero Grassi lungo la costa sud della città. È un segno importante di attenzione e sensibilità condivisa per un pezzo importante del nostro territorio».
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