Da lunedì la Sicilia diventa zona gialla: ecco cosa cambia Le novità per spostamenti tra Comuni, ristoranti e musei

Da lunedì mattina la Sicilia sarà zona gialla. Il presidente della Regione Nello Musumeci, nella serata di ieri ha firmato l’ordinanza che recepisce le disposizioni nazionali. «Dopo tanti sacrifici, siamo la Regione con l’indice Rt più basso», dice il governatore che spiega di avere anche scritto al ministro della Salute per chiedere di anticipare la misura alla domenica. Un giorno prima «per restituire un po’ di respiro in più ai ristoratori che, in queste settimane, – sottolinea Musumeci – sono rimasti chiusi». Il ministro, però, ha respinto la richiesta. Per il fine settimana, compreso il giorno di San Valentino – per cui Musumeci aveva proposto una speciale deroga – la Sicilia resta in zona arancione. 

La zona gialla, dunque, parte da lunedì 15 febbraio ed è prevista per le due settimane successive, fino al 28 febbraio. «Avvieremo subito un confronto con il nuovo governo, anzitutto per dare certezze dei ristori agli operatori economici e per definire i nuovi protocolli sulle aperture delle attività ancora non consentite. Vogliamo riprendere a vivere – aggiunge Musumeci – ma dobbiamo farlo con prudenza e senza tornare indietro». Il cambiamento più significativo rispetto alla zona arancione riguarda gli spostamenti tra Comuni e la riapertura fino alle 18 dei ristoranti. Riaprono anche musei e mostre, ma non i teatri.

Spostamenti
All’interno della Regione è possibile spostarsi liberamente dalle 5 alle 22. Resta in vigore, infatti, il coprifuoco: dalle 22 alle 5 si può uscire di casa solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Stesse motivazioni che restano valide per uscire dal territorio regionale.

Bar e ristoranti
È consentito consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione dalle 5 alle 18. Nella stessa fascia oraria non ci sono restrizioni per la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in questa fascia oraria agli esercenti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario.

Visite a parenti o amici
Spostarsi verso un’altra abitazione è consentito una sola volta al giorno (sempre nella fascia oraria compresa dalle 5 alle 22) a un massimo di due persone. Chi si sposta può portare con sé i figlio minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Cultura
Riaprono i musei dal lunedì al venerdì (esclusi i giorni festivi), con ingressi contingentati e nel rispetto delle misure anti-Covid. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre.

Negozi e centri commerciali
Nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi gli esercizi commerciali dei centri commerciali e dei mercati (fatta eccezione per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole). Vanno comunque rispettate le norme sul distanziamento, sugli ingressi scaglionati e sulla sosta nei locali solo per il tempo necessario all’acquisto dei beni.

Sport
È possibile praticare la caccia. Le attività di palestre, piscine, centri benessere e centri termali sono sospese. Fanno eccezione le prestazioni che rientrano nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip. È consentito recarsi in centri e circoli sportivi, per svolgere l’attività sportiva di base esclusivamente all’aperto, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.

Le regole di Musumeci
Per chi rientra in Sicilia da fuori Regione resta l’obbligo di registrarsi al portale siciliacoronavirus.it e l’indicazione di sottoporsi al tampone antigenico rapido, da ripetere dopo qualche giorno, qualora non si sia in possesso del certificato di negatività a quello molecolare eseguito entro 48 ore dalla partenza. Per i negozi resta l’obbligo di comunicare all’Asp competente il numero massimo di persone che si possono accogliere nel locale, il contingentamento delle entrate tramite contapersone o altri metodi e la possibilità, per il personale addetto alle vendite o al servizio ai tavoli, di sottoporsi al tampone antigenico rapido gratis nei drive-in istituiti dalla Regione.


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