I cadaveri di Vito e Virgilio Cristian Cunsolo sono stati portati via dall'agenzia di pompe funebri in tarda nottata. Ad attendere l'uscita dei feretri sono stati amici e parenti. Ad ammettere le proprie responsabilità è stato Giuseppe Battiato
Cugini uccisi ad Acireale, confessa proprietario terreno Sparato diversi colpi. «Volevano cacciarmi dalla proprietà»
Il proprietario del terreno con annessa masseria dove sono stati uccisi Vito Cunsolo Terranova e Virgilio Cristian Cunsolo, di 29 e 30 anni, ha confessato di essere responsabile del duplice delitto. L’uomo – Giuseppe Battiato, il suo nome – ha dichiarato di avere sparato alcuni colpi di pistola contro i due dopo che si erano introdotti nella proprietà di via Roccamena, a Piano d’Api, frazione collinare di Acireale. Secondo alcune indiscrezioni, le vittime sarebbero state raggiunte da proiettili – sarebbero almeno tre quelli sparati – nella parte alta del corpo. L’arma è una Browning semiautomatica, calibro 7.65, regolarmente detenuta e custodita sotto il cuscino. La pm titolare dell’indagine, Michela Maresca, ha disposto il fermo dell’uomo che risulta incensurato.
Non è ancora chiaro quale sia il motivo della presenza dei Cunsolo all’interno del terreno. In un primo momento si è parlato di un possibile furto di agrumi, ma l’ipotesi – sostenuta dagli stessi congiunti al momento di contattare i carabinieri preoccupati del loro mancato ritorno – con il passare delle ore ha perso peso. A essere valutata da vicino, invece, è stata la pista che porta a possibili pressioni sull’uomo affinché acconsentisse a mettere a disposizione il terreno per la coltivazione di marijuana. La conferma è arrivata dallo stesso Battiato, che ha detto agli inquirenti che le due vittime si erano presentate pochi giorni prima minacciandolo e invitando ad abbandonare la proprietà. Non è escluso, inoltre, che a indirizzare le due vittime in quel fondo sia stata la consapevolezza di trovare anche beni da portare via, forse somme in contanti.
Ieri sera, all’esterno dell’immobile di via Roccamena, familiari e amici hanno atteso la fine dei rilievi e l’uscita dei feretri con i cadaveri dei due giovani. Oltre una quarantina i presenti. Imponente anche la presenza di forze dell’ordine, tra carabinieri e polizia. Ai parenti più stretti è stato consentito di vedere i cadaveri. Vito e Virgilio Cristian Cunsolo, dopo essere stati uccisi, sarebbero stati trascinati e successivamente con l’uso di un carrello abbandonati in un terreno adiacente per poi coprirli con alcuni teloni in plastica. Agli investigatori Battiato ha detto di avere agito da solo. Un’ipotesi, quest’ultima, che dai familiari è stata messa in dubbio, per l’età dell’uomo – oltre la settantina – e per la prestanza delle due vittime.