Il direttore sanitario dell'azienda, Franco Luca, definisce il cedimento del controsoffitto dell'ambulatorio di viale Fleming un «fatto che non dovrebbe accadere». Dai primi rilievi pare che sia stato causato da alcune fuoriuscite provenienti dal wc della stanza al piano superiore, dove si fanno le ecografie. Guarda le foto
Crollo al San Luigi, perdita d’acqua «sottovalutata» L’Asp annuncia verifiche su eventuali responsabilità
«Fatti che non dovrebbero accadere». È così che il direttore sanitario dell’Asp di Catania Franco Luca commenta il crollo del controsoffitto di uno degli ambulatori al Pta dell’ex ospedale San Luigi, in viale Fleming. La notizia, diffusa in diretta da MeridioNews, ha causato l’intervento della sigla sindacale Fsi-Usae e dei vertici dell’azienda sanitaria etnea. Intorno alle 13 di oggi, nella stanza numero 35 della struttura, tubi e calcinacci sono caduti addosso alle due dottoresse Cristina La Rosa e Carmelina Valenti. Le professioniste sono rimaste illese ma in evidente stato di shock e, da subito, hanno raccontato di avere segnalato già mesi fa problemi di umidità e strani rumori provenienti dalla copertura della stanza in cui lavoravano. «Dai primissimi rilievi effettuati dai nostri tecnici – spiega l’Asp – a causare l’improvviso crollo sarebbe stata una perdita d’acqua da un wc al piano superiore». Dove si trova la stanza in cui vengono eseguite le ecografie. «Tale perdita – proseguono i vertici dell’Asp – è stata evidentemente sottovalutata».
Come richiesto dai sindacati, inoltre, l’azienda sanitaria annuncia di avere avviato «ulteriori verifiche anche per accertare eventuali responsabilità». «Siamo umanamente sollevati che nessuno si sia fatto male, oltre che qualche contusione e tanta paura», prosegue Luca. Nel frattempo, la stanza 35 e quella soprastante sono state dichiarate inagibili dai vigili del fuoco, intervenuti con un caposquadra e quattro operatori. I pompieri hanno subito operato sul quadro elettrico generale del padiglione per staccare la corrente in quella parte dell’edificio e consentire la messa in sicurezza della zona. «Abbiamo dato disposizione ai nostri tecnici – conclude Franco Luca – di effettuare con somma urgenza i controlli necessari», propedeutici «all’immediato ripristino».