Pubblichiamo una lettera sottoscritta da centinaia di cittadini e rivolta al Presidente della Regione, Rosario Crocetta e al nuovo Parlamento siciliano, per chiedere la salvaguardia dello Statuto Siciliano. L’iniziativa prende il via dalle dichiarazioni rese da Crocetta in difesa dell’Autonomia siciliana. Anche se, inutile girarci intorno, lo nomina di un assessore regionale all’Economia (Luca Bianchi) non siciliano sembra in contraddizione con la linea enunciata. Certo Bianchi è un meridionalista, ed è meglio dell’inviata del governo Monti, Francesca Basilico (indicata dal Pd e poi silurata). Ma resta da capire il vero motivo per cui non sia stato nominato un siciliano.
LETTERA APERTA AL NEO PRESIDENTE DELLA REGIONE ON. ROSARIO CROCETTA
E AL NUOVO PARLAMENTO SICILIANO
A SALVAGUARDIA DELLO STATUTO E A DIFESA DELLAUTONOMIA SICILIANA
Il rinnovo della Assemblea Regionale Siciliana che alla luce delle risultanze elettorali ha prodotto, ci auguriamo, una significativa inversione di tendenza su un vecchio e clientelare modo di fare politica nella Nostra Regione con linnesto anche di nuove e significative presenze induce, noi cittadini siciliani, a ritenere con rinnovata fiducia che laria salubre di cambiamento tanto auspicata possa finalmente giungere per bonificare e beneficiare la Nostra isola.
Ci auguriamo caro Presidente che con questa ventata di novità possano concretizzarsi i buoni propositi contenuti nel Suo programma di governo, della difesa della legalità con una intransigente lotta alla criminalità mafiosa, del rilancio della produttività e della competitività delle imprese siciliane, della valorizzazione delle risorse naturali agricoltura e pesca, dei beni culturali e del turismo, che sono poi le enormi e potenziali ricchezze della Nostra Sicilia. Impegni per i quali Lei si è speso in questa campagna elettorale e che hanno dato credibilità alla Sua affermazione.
Ma cè una cosa che come cittadini Siciliani attaccati come é Lei a questa meravigliosa terra, ci permettiamo sommessamente di ricordarLe a proposito degli impegni presi con gli elettori, ossia quello, e ce lo ha ricordato spesso nei suoi comizi, della difesa dello Statuto siciliano e della salvaguardia della nostra Autonomia; Statuto e Autonomia divenuti oggetto, e troppo spesso, di attacchi e di fuochi concentrici da parte di quelle forze funzionali ad un disegno di egemonia finanziaria europea e mondiale che intendono annullare le sovranità nazionali e le autonomie locali. Le stesse avverse forze che si ripropongono di fatto, con un preciso obiettivo destabilizzante, di cancellare lidentità, la cultura e lautonomia del popolo siciliano che con tanta fatica e sacrifici fu ribadita e conquistata, nella sua più ampia accezione, da una classe politica di grande levatura etica e morale e non certamente quella di questi ultimi tempi, nel lontano maggio del 1946.
Uno Statuto e la conseguente Autonomia che furono il frutto delle esaltanti lotte condotte per affrancare la Sicilia dallo sfruttamento e dallo stato coloniale in cui era ed è tuttora assoggettata e per le quali molti siciliani hanno dato la vita. Uno Statuto che sanciva un patto tra lo Stato Italiano e i Siciliani e che, nel pieno rispetto delle reciproche sovranità, consacrava la piena autonomia politica legislativa, amministrativa e fiscale della Regione Siciliana. Perché quindi rinunciare a tutto questo? Oggi questa autonomia, legislativa, amministrativa e finanziaria con lattuazione dello Statuto Siciliano, supportati da una classe politica adeguata, responsabile e consapevole, sono più che mai necessari e vitali alla Nostra Regione per rilanciare le istanze sicilianiste ed autonomiste e dare così risposte e concretezza alle aspettative di milioni di siciliani in cerca di un futuro migliore.
Disattendere e disapplicare ancora una volta lo Statuto, come è avvenuto per tutti questi lunghi 65 anni dalla sua approvazione e accondiscendere ai desiderata di chi vuole abolirlo, significa tradire e svendere ancora e per una seconda volta la Sicilia e i siciliani al migliore offerente. Tutto ciò, crediamo caro Presidente, non sia assolutamente il Suo reale desiderio perchè più volte Le abbiamo sentito ripetere che lo Statuto Siciliano e lAutonomia della Nostra Regione vanno salvaguardate, difese e rilanciate.
E per questo che oggi chiediamo a Lei e alla nuova classe politica nella sua più vasta accezione, uscita da questa consultazione elettorale, di essere conseguenti agli impegni presi per quanto affermato in campagna elettorale assumendo, in buona sostanza, il ruolo di fedeli custodi e garanti della salvaguardia di un patrimonio inalienabile del popolo siciliano quali sono appunto lo Statuto e la Nostra Autonomia, frutti di lotte e di conquiste che non vanno aboliti o svenduti, ma difesi strenuamente con tutte le nostre forze e in tutti i modi dagli attacchi strumentali di chi vuole cancellarli rendendosi funzionale e ascaro a quei disegni strategici che intendono asservire le autonomie regionali e nazionali agli interessi delle oligarchie finanziarie che stanno affamando i popoli della terra.
Ci attendiamo quindi da Lei energiche e concrete iniziative volte alla integrale applicazione dello Statuto, non ultimo, lavvio della stesura di quei regolamenti attuativi che fino ad oggi ne hanno limitato fortemente la piena e fruttuosa applicazione. Energiche e concrete iniziative che i siciliani non possono attendere oltre.
Fiduciosi nella Sua condivisione,
i Cittadini Siciliani per lo Statuto
Maria Bonanno
Francesco Busalacchi
Sebastiano Canzoneri
Giovanni Casamento
Ignazio Coppola
Massimo Costa
Salvatore Costanza
Donatella DAndrea
Giuseppe Favata
Fabrizio Ferrara
Filippo Giacalone
Francesco Gioia
Alfonso Genchi
Marcello Longo
Giovanni Maduli
Placido Macrì
Antonio Matasso
Antonio Misilmeri
Alessandra Mendolia
Elio Sanfilippo
Luigi Scarpello
Angelo Scribano
Liliana Sole
Lucio Zinna
Seguono centinaia di firme
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