Per prevederlo non c’era bisogno di doti divinatorie. Le prime polemiche su quella che sarà la gestione dei fondi che Stato e Regione hanno deciso di mettere sul piatto per sostenere la crisi economica dovuta all’epidemia di Covid-19, ci sono già. A Nicosia (in provincia di Enna) il consigliere comunale Salvatore Vega è finito nel mirino delle critiche per avere diffuso un messaggio vocale in cui invita i concittadini a fare richiesta per ottenere il sussidio, indipendentemente dalla propria condizione socio-economica. «Per chi al momento è disoccupato, lasciando perdere se si è in cassa integrazione o si ha la disoccupazione, fate le domande poi sarà il Comune a decidere se scartarli o no».
Un invito alla partecipazione che sembra volere aggirare le indicazioni date dal governo Conte e Musumeci, ovvero aiutare chi ha bisogno partendo innanzitutto da chi concretamente, da qui a breve, correrà il rischio di non riuscire a portare il pane a casa. E, dunque, dare la precedenza per esempio a chi non ha il reddito di cittadinanza. «Nell’androne del Comune ci sono i modellini per fare la richiesta. Mettete che, per il momento, non avete liquidità. Loro danno 150 euro a chi è solo, 250 a chi è marito e moglie e 350 a chi è in più di due», dice Vega nell’audio.
Tra i suggerimenti del consigliere comunale c’è anche che riguarda l’accaparramento dei generi alimentari. «Hanno lasciato camion di generi alimentari. Stanno dando alimenti a tutti quelli che ci vanno, non guardano niente né se è ricco né se è povero – sottolinea – Basta che vanno lì dentro e si prendono quello che vogliono. Perciò, mandiamoci la gente a prendere gli alimenti. Facciamo le domande, poi loro possono accettare tutti o magari qualcuna devono scartare».
Parole che oggi Vega assicura abbiano comunicato un messaggio diverso da quello che aveva in mente. «Non mi sono spiegato bene, quando ho fatto l’audio da parte dell’amministrazione non c’erano state ancora indicazioni chiare, ho fatto una gaffe – dichiara il consigliere a MeridioNews – Stavo parlando con il sindaco. Avevamo le mascherine e stavamo a distanza, non si capisce molto». A disposizione del Comune di Nicosia ci saranno quasi 390mila euro, dei quali circa 121mila da parte del governo nazionale e oltre 268mila da parte della giunta regionale.
«Io non volevo spingere ad aggirare la legge, semplicemente facevo presente che ci sono persone che magari hanno diritto a sussidi economici ma che li percepiranno tra qualche tempo e le persone, invece, devono mangiare già adesso», continua Vega. A questo punto, il consigliere fa un esempio. «Quando sono andato al Comune ho visto che a fare la domandina erano anche operai che hanno lavorato nei cantieri della Nord-Sud e dovrebbero essere in cassa integrazione – racconta Vega – Per questo ho pensato che non c’era nulla di male a fare la richiesta, poi semmai sarebbero stati esclusi».
Vega spiega di avere agito pensando che le cose potrebbero essere gestite come quando un Comune organizza una gita per gli anziani. «La selezione viene fatta in base al reddito, ma se rimangono posti disponibili allora li si concede anche a chi non avrebbe i requisiti», commenta. Infine, un riferimento al momento politico che vive il paese di Nicosia. «Campagna elettorale? Io non ho più intenzione di candidarmi, sono
stanco. Ho sempre cercato di aiutare la classe medio-bassa, e anche in questo caso ho provato a farlo», conclude.
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