MeridioNews aveva dedicato un approfondimento a uno dei personaggi della rivolta che ha interrotto la protesta di fine ottobre. Si tratta di un ex ultras del Calcio Catania, attivo fino al 2016 nella curva Sud dello stadio. Guarda il video
Covid-19 e le bombe carta durante la manifestazione Tre identificati. C’è l’incappucciato armato di cintura
Incensurato, 27 anni, e fino al 2016 attivo nella curva Sud dello stadio Angelo Massimino di Catania con il gruppo ultras DPT – Dalla parte del torto. È il profilo di G.G., uno dei principali animatori della violenta protesta che la sera del 25 ottobre ha interrotto la manifestazione pacifica che si stava svolgendo lungo via Etnea, nei pressi della prefettura di Catania. Quando centinaia di persone si erano radunate per protestare contro le misure del governo di Giuseppe Conte per contenere il contagio da Covid-19.
Poco dopo le 23 partirono
almeno quattro bombe carta da un gruppo di persone incappucciate, e vestite di nero, oltre a fumogeni e bottiglie. A fomentare i malviventi, come MeridioNews aveva già anticipato in un approfondimento esclusivo, c’era anche G.G, operaio di una ditta di onoranze funebri in zona castello Ursino con simpatie per l’estrema destra. Nell’estate del 2018 il 27enne era sceso in piazza per una manifestazione contro i migranti, nei caldi giorni del blocco della nave Diciotti al porto di Catania. Il giovane, riconoscibile grazie a un tatuaggio sul collo e a una folta barba nera, la sera del 25 ottobre si è presentato in strada armato di cintura e, in quelle concitate fasi, è stato pure capace di sedare, tra urla e frasi colorite, una rissa scoppiata dopo le prime esplosioni, cercando di aizzare la rabbia dei facinorosi verso le forze dell’ordine.
La
Digos etnea, guidata dalla dirigente Marica Scacco, ha visionato decine di filmati riuscendo a identificare il 27enne e altre due persone: un 24enne e un minorenne di 17 anni. Adesso, dovranno rispondere a vario titolo dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, favoreggiamento personale, istigazione a delinquere e a disobbedire. Per i maggiorenni è scattato l’obbligo di firma. Per tutti e tre i giovani identificati è stato disposto anche il divieto di accedere alla manifestazioni sportive.
Il gruppo di violenti, come dimostra anche un video girato da un palazzo, aveva colpito con calci e pugni pure un poliziotto in borghese. Così da favorire la fuga del 24enne che aveva lanciato una bottiglia. Quest’ultimo è un soggetto già noto alle forze. Il 5 gennaio del 2018 era finito nei guai nel tentativo di sottrarsi a un controllo di polizia. Durante gli scontri, a rimanere ferito è stato anche un video operatore dell’emittente televisiva
Rei Tv. Lorenzo Nicotra si trovava in compagnia del giornalista Filippo Romeo quando è stato raggiunto vicino all’occhio da una scheggia, partita dall’esplosione della terza bomba carta di quella serata, deflagrata a pochi metri dalla troupe televisiva.