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Il bisogno di riconciliarsi con la natura, difendere la sostenibilità ambientale e recuperare il senso di comunità. Questi gli obiettivi del progetto culturale Rural Revolution, portato avanti da Gabriele Virzì nel territorio di Aidone, nell’Ennese. Un’idea che si è concretizzata attraverso un ritorno alle origini: «Avevo un pezzo di terra abbandonato di proprietà familiare, con […]

Il bisogno di riconciliarsi con la natura, difendere la sostenibilità ambientale e recuperare il senso di comunità. Questi gli obiettivi del progetto culturale Rural Revolution, portato avanti da Gabriele Virzì nel territorio di Aidone, nell’Ennese. Un’idea che si è concretizzata attraverso un ritorno alle origini: «Avevo un pezzo di terra abbandonato di proprietà familiare, con […]

Il bisogno di riconciliarsi con la natura, difendere la sostenibilità ambientale e recuperare il senso di comunità. Questi gli obiettivi del progetto culturale Rural Revolution, portato avanti da Gabriele Virzì nel territorio di Aidone, nell’Ennese. Un’idea che si è concretizzata attraverso un ritorno alle origini: «Avevo un pezzo di terra abbandonato di proprietà familiare, con […]

Il bisogno di riconciliarsi con la natura, difendere la sostenibilità ambientale e recuperare il senso di comunità. Questi gli obiettivi del progetto culturale Rural Revolution, portato avanti da Gabriele Virzì nel territorio di Aidone, nell’Ennese. Un’idea che si è concretizzata attraverso un ritorno alle origini: «Avevo un pezzo di terra abbandonato di proprietà familiare, con […]

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo