Coronavirus, la Palermo che rallenta anche se non si ferma Dalle scuole ai teatri chiusi, «turismo settore più colpito»

Nel clima surreale di questi giorni ai tempi del coronavirus la città sembra sospesa in attesa che le circostanze cambino anche se ancora non si sa in che direzione. Il decreto firmato ieri sera dal presidente del consiglio dei ministri ha messo nero su bianco che l’emergenza c’è e che travalica la cosiddetta zona rossa. Riguarda tutto il Paese, tutti noi. A rischio la tenuta del tessuto economico pesantemente colpito, settore del turismo e dello spettacolo in testa, ma il dato resta sociale. C’è chi solo adesso inizia a rendersi conto che deve cambiare abitudini e stile di vita, almeno per il momento. 

Dalla decisione di sospendere le attività didattiche questo è diventato subito evidente nelle famiglie che in mezzo alla settimana si sono svegliate senza un posto dove accompagnare i propri figli e a dovere organizzarsi all’ultimo minuto tra parenti e baby sitter per non perdere giorni di lavoro. Sarà stato strano non dover correre per una mattina con l’ansia di arrivare tardi al suono della campanella. Per non parlare della teledidattica che per alcuni istituti resta ancora sulla carta o, come nel caso degli atenei, deve essere ancora sperimentata.

Se la scuola si ferma lo fa anche il tribunale, con l’astensione per gli avvocati dalle udienze dal 6 al 20 marzo deliberata dall’Organismo congressuale forense, che ha suscitato non poche polemiche visto la provenienza della decisione, comunque condivisa dai più. E nei teatri non va meglio. Chiusi i battenti fino a inizio aprile. C’è chi ha rinviato gli spettacoli previsti a ottobre. Al Teatro Massimo cancellati Nabucco e le prime quattro recite di Coppelia. Dopo un intervento straordinario di sanificazione, da domenica 8 marzo saranno nuovamente disponibili le visite guidate organizzate, per piccoli gruppi secondo le linee guida del decreto ministeriale. E poi l’iniziativa del Teatro Biondo che apre il sipario in streaming su Youtube con uno spettacolo dal titolo significativo Viva la vida, per dare «un segnale di ottimismo e di resistenza in un momento difficile per il teatro e per il Paese». Da venerdì 6 a domenica 8 marzo andrà in scena. Ad assistere in sala un unico spettatore per volta: il primo sarà il sindaco Leoluca Orlando. Anche a Palazzo delle Aquile sono sospesi tutti gli eventi autorizzati fino al 3 aprile, salvo diverse disposizioni ministeriali sia nell’Atrio Monumentale che nell’Aula Mauro Rostagno e a Sala delle Lapidi. Restrizioni anche a Palazzo dei Normanni

Non trascurabili gli effetti dell’emergenza da Covid-19, si diceva, sul commercio, le imprese e in particolare il settore turistico, fiore all’occhiello della città. Un settore talmente delicato che il primo cittadino, d’accordo con il neo assessore Petralia, si è ripreso la delega che aveva in un primo momento assegnato al giovane membro della giunta. In una nota Confcommercio Palermo ha ribadito oggi come la priorità assoluta sia il sostegno alle imprese in una lettera inviata al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, al presidente del Consiglio Comunale Salvatore Orlando e a tutti i consiglieri comunali di Palazzo delle Aquile. Ai singoli consiglieri e al Consiglio comunale nella sua interezza, la presidente Patrizia Di Dio sollecita «un impegno e uno sforzo determinante» per l’adozione con priorità assoluta «di ogni possibile misura a sostegno di tutte le imprese e specialmente quelle del settore turistico particolarmente colpito»

Anche qui c’è chi cerca di limitare i danni. Ad esempio Aeroviaggi – primo gruppo alberghiero integrato per posti letto in Sicilia e Sardegna, tra le prime dieci catene alberghiere in Italia – in risposta ai timori relativi al Coronavirus introduce una polizza di annullamento viaggio gratuita fino alla data di partenza. Mentre nei monumenti gestiti dalla Cooperativa Terradamare (Torre di San Nicolò, Chiesa del Carmine Maggiore, Real Teatro Bellini Palermo, Casa Museo del costume teatrale Palazzo Chiazzese, Complesso Monumentale di Santa Chiara), saranno mantenuti i rispettivi orari di apertura e tutti gli eventi in programma non subiranno variazioni. «Per evitare “affollamenti” come imposto dal decreto – scrive la cooperativa in un post su Facebook – il numero massimo dei visitatori verrà dimezzato, per garantire la distanza di sicurezza di un metro. Tutti i nostri eventi serali sono su prenotazione obbligatoria, quindi è garantita la sicurezza anche nelle biglietterie».

Stefania Brusca

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