Contrassegno H scaduto, rimossa auto a disabile  «Non c’è stata comprensione, sono amareggiata»

«Sono piena di amarezza, non esiste più nemmeno un minimo di carità cristiana nei confronti delle persone disabili». Inizia così il racconto di L.P. su Facebook, amica di una donna di 67 anni invalida al 90 per cento che domenica scorsa intorno alle 16 si è vista portare via l’auto sotto casa. Sostava nel posto riservato ai diversamente abili con il contrassegno H scaduto. La donna racconta di avere un’assicurazione con localizzazione satellitare e di avere ricevuto un sms che la avvisava che l’auto stava per essere rubata. In realtà gli agenti della polizia municipale stavano procedendo alla sua rimozione. «Da diversi anni usufruisco di quel posto in via D’Amelio, avevo pagato delle sanzioni ma una cosa del genere non era mai successa, sono amareggiata», afferma la 67enne, che aggiunge che la sua amica aveva spiegato ai vigili urbani che lei aveva già avviato e definito l’iter per il nuovo tagliando e che avrebbe pagato regolarmente la multa. Li ha pregati quindi di non portare via l’auto, che serviva alla donna disabile anche per recarsi a fare fisioterapia. 

«A questo punto sono andata a casa per prendere i documenti che dimostravano che la richiesta era stata fatta e pagata – aggiunge la 67enne – ma nel frattempo l’auto era stata posta sotto sequestro e portata via dal carro attrezzi. Un altro vigile, più comprensivo, mi ha avvisata che le verifiche fatte avevano rilevato la veridicità delle mie parole, ma che purtroppo non era riuscito a non far rimuovere il mezzo». La donna ammette di essere responsabile del ritardo, ma sperava in una sensibilità diversa da parte dei vigili: «Ho subito un’operazione agli occhi e non ho rinnovato il pass in tempo utile. Inoltre, a causa del sequestro del mezzo, lunedì ho dovuto saltare la seduta di fisioterapia a Villa delle Ginestre. E lo stesso giorno ho invece atteso due ore al garage dove era stata portata la mia auto perché mi fosse riconsegnata, ma devo dire che in quel frangente la polizia municipale è stata gentile e mi ha aiutata molto, evitandomi anche di recarmi in via Dogali». 

Da parte propria la polizia municipale riferisce che, pur con la massima comprensione per il caso: «Se la signora si ritenesse lesa in qualche modo può sempre presentare ricorso». I vigili urbani sono attivi su questo fronte. Su input del comandante Gabriele Marchese sono stati intensificati i controlli su posti riservati, attraversamenti pedonali, scivoli e marciapiedi. Durante la settimana trascorsa sono stati elevati 1809 verbali, di cui 622 per sosta su attraversamenti pedonali, 11 per sosta nei posti riservati alle persone con disabilità senza averne titolo, 583 per soste su scivoli, 593 infine per soste su marciapiedi. In precedenza i verbali rilevati erano stati 1008.

A prescindere dall’evento in sé e dal fatto che si trovasse o meno dalla parte del torto, per la 67enne e per chi ha vissuto insieme a lei questa vicenda resta sempre un sottofondo di delusione. «Mi fermo e mi chiedo – conclude infatti il post della sua amica sul social network –  se il mondo in cui viviamo non sia diventato troppo cattivo e poco umile».


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La donna, invalida al 90 per cento, aveva riferito di aver già presentato la richiesta per il rinnovo del pass e pregato i vigili di non portarle via l'unico mezzo di trasporto. «Non esiste più nemmeno un minimo di carità cristiana». I vigili: «Se si ritenesse lesa in qualche modo può presentare ricorso» 

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