Concorsi per dirigenti nella sanità: una proposta

Ieri abbiamo scritto e pubblicato un articolo sui concorsi per dirigenti tecnici e amministrativi all’Azienda ospedaliera ‘Civico’ di Palermo. Ormai, quando parliamo delle cose che combina il commissario straordinario, Carmelo Pullara, cerchiamo di tenere un tono allegro e ironico. Anche perché abbiamo capito che, in Sicilia, con gli ‘agganci giusti’, in materia di sanità pubblica si può fare tutto e il contrario di tutto.

Adesso, però, sempre a proposito di questi concorsi per dirigenti vogliamo avanzare una proposta seria. Partendo da un presupposto: ci siamo stancati di vedere, da due mesi a questa parte, il commissario straordinario del ‘Civico’ che si inventa le umane e le divine cose per gestire questi benedetti concorsi per dirigenti.

E’ noto – e i lettori che ci hanno seguito lo sanno – che noi abbiamo scritto con largo anticipo quasi tutti i nomi di quelli che poi sono stati i ‘vincitori’ di questi concorsi per “titoli e colloqui”. Se abbiamo scritto i nomi dei vincitori è perché, per l’appunto, li conoscevamo in anticipo anche noi. Insieme con tanti altri.

Bene. Invece di dare vita a queste recite indecorose, dove a trionfare è solo l’ipocrisia, non sarebbe più serio assegnare al Governo regionale – e segnatamente all’assessore alla Salute – la potestà di nominare direttamente, con decreto, i dirigenti amministrativi e tecnici nelle strutture sanitarie? Perché ricorrere a tutti questi sotterfugi? Perché ci dobbiamo continuare a prendere in giro?

Del resto, i direttori generali delle Aziende ospedaliere e sanitarie, fino a prova contraria, li nomina la politica. I primariati vengono assegnati sulla base di ‘rigorosi’ criteri politici. Perché non fare così anche per i posti di dirigenti tecnici e amministrativi?

La nostra è una proposta seria. Non ne possiamo più di questa finta legalità del piffero. Questa forma di ipocrisia è odiosa, insopportabile. Se il Governo regionale deve sistemare sei, sette persone, assegnando loro i ruoli dirigenziali nella sanità, ebbene, che lo faccia alla luce del sole assumendosene la responsabilità.

Basta con questa storia dei concorsi per dirigente amministrativo e tecnico per incarichi della durata di un anno. Per scoraggiare chi, magari, ha i titoli e non partecipa a tale concorso sapendo che, una volta arrivato primo, senza raccomandazioni, resterebbe lì solo per un anno.

Addirittura, come abbiamo scritto ieri, per non dare nell’occhio, adesso vince un candidato non di Palermo, ‘quello’ che avrebbe dovuto vincere arriva secondo. In attesa che il ‘vincitore’ rifiuti l’incarico lasciando il posto al secondo arrivato.

Basta con questi metodi: non se ne può più. Basta con la storia dei raccomandati che debbono essere fatti passare per i “più bravi”. Basta, basta, basta.

Lo diciamo seriamente: proviamo molto fastidio nel vedere il commissario straordinario del ‘Civico’ di Palermo che si barcamena tra questi concorsi ‘barocchi’ dove, alla fine, di diritto o di rovescio, vince il candidato il cui nome tutti – noi in testa – conosciamo in anticipo.

Presidente della Regione Lombardo, assessore Russo: chiudiamo questa sceneggiata. Se è il caso, si cambi anche la legge. Si dia al Governo – lo ripetiamo ancora una volta – la possibilità di prendersi direttamente la responsabilità di nominare i dirigenti tecnici e amministrativi nella sanità. Così come si fa con i direttori generali e, di fatto, con i primari.

E’ troppo chiedere di eliminare quest’odiosa forma di ipocrisia?

Civico, concorsi su un piatto d’argento

 

Foto tratta da blog.catapulta.it

 

 


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