La polizia etnea su delega della procura di Catania ha posto in stato di fermo due persone. Sono accusate di tentata rapina aggravata e lesioni. Secondo gli inquirenti sono gli autori dell'assalto all'esercizio commerciale di via Vittorio Emanuele. Ad agire anche una complice quindicenne. Guarda il video
Colpo gioielleria Lanzafame, presi in due Durante colpo erano rimasti feriti i titolari
Lo scorso 10 febbraio avevano tento un colpo assaltando la gioielleria Lanzafame di via Vittorio Emanuele in pieno giorno. Dopo 15 giorni due dei presunti autori sono stati fermati dagli agenti della polizia. Si tratta di Salvatore Marano di 26 anni (nella foto a sinistra) e Salvatore Roccia di 24. Entrambi sono indiziati di tentata rapina aggravata e lesioni. Con loro ha agito anche una ragazza di 15 anni, che è stata individuata attraverso le telecamere di video sorveglianza.
I tre,
tutti originari di Paternò, dopo essere entrati all’interno della gioielleria e aver colpito al volto il titolare, sono passati al retrobottega dov’era presente il figlio. Roccia, armato con una pistola semiautomatica ha esploso un colpo, risultato a salve. La vittima a questo punto avrebbe perso i sensi cadendo rovinosamente a terra sbattendo violentemente la testa. Per entrambi i commercianti era stato necessario il
trasferimento all’ospedale Garibaldi.
Fallito il colpo, i tre si sono allontanati a piedi percorrendo via San Giuseppe al Duomo, dove avevano lasciata parcheggiata una Volkswagen Polo grigia. La macchina è stata rintracciata attraverso l’utilizzo delle telecamere istallate in vari punti della città. Il mezzo è transitato prima in via Alessi, successivamente in piazza Alcalà per poi immettersi lungo l’asse dei servizi. Individuata la targa dell’auto, è stato rintracciato il reale utilizzatore, ossia Salvatore Marano figlio dell’intestatario. Dai servizi di osservazione e dalla disamina dei tabulati con i contatti e le frequentazioni si è risaliti all’identità dei due complici.