COLAZIONE AL VELENO/ Riccardo Savona, il ‘filosofo’ della Tabella H si occuperà di spending review-fammi quello che vuoi tu…

NON E’ UNA BARZELLETTA: IL PRESIDENTE DELL’ARS, ARDIZZONE, GLI HA AFFIDATO L’INCARICO DI PRESIEDERE LA COMMISSIONE CHE DOVRA’ TAGLIARE LE INDENNITA’ A DEPUTATI E ASSESSORI. RIDIAMO DIGNITA’ AL PARLAMENTO SICILIANO. RIDIAMO, RIDIAMO, RIDIAMO…

Due parole magiche: spending review (che tradotto in siciliano significa: levacci i piccioli r’a sacchetta). Un nome e un cognome: Riccardo Savona. E il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che ha scelto proprio Savona, mandato a presiedere la Commissione speciale della spending review di Sala d’Ercole.

Quando qualcosa o qualcuno viene affidato in cattive mani si usa dire: “E’ come affidare le pecore al lupo”. Nel caso di Savona, invece, si può senz’ombra di dubbio affermare che la migliore erba è stata affidata alle migliori pecore. Che, ovviamente, si papperanno l’erba e ringrazieranno.

Insomma, per affidare lo ‘sfalcio’ dell’erba ‘brucata’ a te ca pighiatilla dai 90 ‘califfi’ di Sala d’Ercole, beh, il presidente Ardizzone non poteva scegliere personaggio migliore.

Savona è considerato un ‘filosofo’ della Tabella H. Per la precisione, Savona, proprio sulla Tabella H ha sempre tenuto una posizione alla Protagora. Se per il grande filosofo presocratico “nulla diviene, ma tutto è”, per Savona, sulla Tabella H, tutto doveva restare immobile come il mancato divenire di Protagora (anche perché proprio lui, Savona, con la Tabella H ci faceva il pane e il companatico…).

Certo, poi la Tabella H ha preso la via di Eraclito, o dell’aceto, ‘affumandosi’ come i ‘cazzilli’ di un ‘panellaro’ (ovviamente palermitano) distratto.

Ma, Tabella H (‘affumata’) a parte, di Savona resta la grande lezione di Parmenide applicata agli ammennicoli dell’ ‘alta’ politica: con questo ‘filosofo’ alla presidenza della spending review, i 76 ‘califfi’ potranno vivere nell’olimpica certezza che solo qualche ‘leggiadra carezza’ potrebbe sfiorare (ma non è detto nemmeno questo) i loro 20 mila euro al mese ‘mansi’ (scriviamo 76 e non 90, perché i 14 deputati grillini si sono già autoridotte le indennità con tagli sostanziosi).

Alla faccia di Antonello Cracolici, dimissionario della presidenza della Commisisone spendin review e sostituito, per l’appunto da Savona, che, da socratico impenitente, avrebbe voluto far trangugiare la ‘cicuta’ dei tagli ai suoi 75 colleghi di Sala d’Ercole e, addirittura, persino ai 12 assessori regionali ‘esterni’, anche loro beneficiari della lauta diaria parlamentare senza essere un tubo, a parte la nomina di Crocetta.

Insomma, all’Ars i buoi sono rientrati…

 

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