IL LEADER DELLA CISL SICILIANA CRITICA LOPERATO DELLESECUTIVO SULLE POLITICHE IN FAVORE DEI GIOVANI E NE RIMARCA IL FALLIMENTO
Basta scandali, sediamoci a discutere sulle proposte serie partendo dal dire che il Governo regionale ha sbagliato completamente impostazione sul click-day “.
Con queste parole rilasciate al nostro giornale, Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl in Sicilia, liquida la pratica della gestione dei tirocini formativi con una sonora bocciatura per il governatore dell’Isola, per l’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, e per i burocrati che hanno gestito questa parte del Piano Giovani provocando un disastro.
Aggiunge Bernava: Il presidente Rosario Crocetta corra ai ripari e annulli i bandi del click-day e dei 20 mila tirocini (il riferimento non è solo ai 2 mila del fallimentare click day, ma a tutti i tirocini previsti).
È critica la Cisl su quanto accaduto nei mesi di luglio e agosto, periodo in cui lesecutivo regionale, per orientare domanda e offerta di lavoro di giovani e imprese, ha puntato sulla lotteria del click più veloce. Sullargomento, resta chiara e coerente la posizione del sindacato che già a metà maggio scorso aveva tracciato i contenuti di una possibile riorganizzazione del mercato del lavoro.
La ricetta giusta è quella della riorganizzazione dei Servizi per il Lavoro – commenta Bernava – orientando domanda e offerta .
Il bando per lassegnazione dei tirocini in favore di 20 mila giovani va ritirato immediatamente – aggiunge il leader del sindacato – perché rappresenta un pericoloso ritorno al passato, dei contributi a pioggia per il consenso elettorale spicciolo. Una pratica clientelare che non serve alla Sicilia.
La nostra Isola non ha bisogno di una lotteria – sostiene Bernava -. Servono i servizi strutturati con più di 300 sportelli dislocati sul territorio, dove giovani, imprese, artigiani possano rivolgersi per ottenere un ventaglio completo di servizi.
Immagino, per essere chiari, i Servizi per limpiego gestiti per bando pubblico, impegnando tutti i 1800 ex sportellisti, anche attraverso la riqualificazione presso il Ciapi – propone Bernava – creando una rete capillare di 300 sportelli dove dentro ci sono tutti i soggetti abilitati, come Scuole, Università, Aziende e le Agenzie per il lavoro”.
Questo è quello che occorre fare – puntualizza il leader della Cisl siciliana – orientare il mercato del lavoro, altro che lotteria! Crocetta annulli le gare ed in fretta, perché il rischio è perdere le risorse comunitarie del Piano operativo Fondo sociale europeo del 2007/2013 con riflessi devastanti per la Programmazione del periodo 2014/2020.
Dopo quello che è accaduto – sottolinea lesponente sindacale – non è facile gestire il dopo fallimento-click-day per i rischi di contenzioso che possono esserci da tutte le parti. Il danno ormai è stato fatto!.
Il Governo regionale – precisa Bernava – ha il dovere di metterci comunque una pezza e voltare pagina con coraggio e condivisione, puntando ad una nuova filosofia che parta dalla ristrutturazione dei Servizi per il Lavoro.
“Mi aspetto che il presidente Crocetta la smetta con la vicenda giudiziaria che ha creato solo fumo negli occhi – precisa il segretario generale della Cisl – e convochi i soggetti interessati che possono dare una mano a mettere su un meccanismo che possa funzionare, partendo dal Piano Giovani impostato bene, con obiettivi chiari per coprire una platea più ambia di soggetti.
“La Cisl non è interessata a gestire alcun servizio come sindacato – dice Bernava – ma i soggetti che possono essere accreditati come scuole, università ed altri enti vanno chiamati in fretta per sottoscrivere un patto sociale che superi le criticità e realizzi la rete operativa necessaria alla creazione di lavoro duraturo.
Il sindacato si interroga su cosa proporrà il Governo Crocetta in commissione Cultura e Lavoro, il prossimo mercoledì, e se saprà arrivare con le idee chiare.
Vogliamo sapere dove si ristrutturano i servizi – rilancia il leader sindacale – il click day doveva supplire alla mancanza dei servizi per limpiego. I Cpi non sono attrezzati per fare questo lavoro e se qualcuno pensava di sostituire i Centri per lImpiego con gli appalti ha sbagliato.
“Proprio per questo – sottolinea ancora Bernava – a maggio avevamo sollevato la questione di strutturare un sistema incentivato con il bonus per lassunzione in favore delle imprese a fine tirocinio formativo e proposto di emulare il modello attuato in Campania, utilizzando il Sistema informativo lavoro (Sil) del Ministero del Lavoro in uso presso il Centri per lImpiego, evitando, così, gli affidamenti diretti a privati.
Distribuire 20 mila tirocini – ci dice – è una sorta di mercato nero legalizzato dove i giovani lavorano 6 mesi e poi vanno a casa. Far credere ai giovani che i tirocini sono le assunzione è fuorviante e pericoloso.
Ci aspettiamo un passo in avanti del presidente Crocetta con una riprogrammazione delle residue risorse del Piano operativo Fse 2007/2013 – conclude Bernava – e siamo disponibili a collaborare e discutere, ma serve umiltà ed il riconoscimento del fallimento di click-day e bandi tirocini a pioggia.
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