Da un paio di settimane ha piantato le sue tende a Catania, nella zona della Playa, il circo Eleonora Orfei, con animali esotici protagonisti degli spettacoli in cartellone. «Un altro zoo travestito da circo», commenta a MeridioNews Mario Bonica, del coordinamento Catania antispecista. «Una situazione che ha la piena connivenza dell’amministrazione della città», dichiara. A denunciare le presunte irregolarità dell’insediamento, che rimarrà in città fino al 2 novembre, ci sono molte sigle animaliste ed ecologiste. «Hanno ottenuto l’autorizzazione dall’amministrazione comunale il giorno prima dell’inizio degli spettacoli. Questo vuol dire che l’Azienda sanitaria provinciale non ha fatto i controlli previsti dalla legge per la concessione delle autorizzazioni», continua Bonica.
Secondo l’attivista non sarebbero state rispettate le prescrizioni della normativa Cites (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione) che «stabilisce le distanze che i circhi devono mantenere dai centri abitati e limita l’utilizzo di animali esotici in via di estinzione». E i rischi del mancato rispetto dei regolamenti applicativi voluti dalla Commissione europea ricadrebbero sugli animali («Ci sono elefanti costretti in gabbie piccolissime», spiega Bonica), ma sarebbero inevitabili anche ripercussioni sull’ambiente e la vita dei cittadini. «La zona non è attrezzata per accogliere 70, 90 animali. Un circo di queste dimensioni provoca inquinamento sulle nostre spiagge».
Ma di fronte a un’amministrazione che si sarebbe dimostrata inerte, è l’attenzione della società civile che Bonica intende sollecitare. «Hanno riempito la città di manifesti abusivi – racconta -. Li ritroviamo ovunque, dal mercato alle vetrine dei negozi e nessuno farà mai pagare loro una multa». L’esponente di Catania antispecista torna poi sulle promesse fatte dal sindaco Enzo Bianco durante una conferenza tenuta con le principali associazioni animaliste ed ecologiste, poco prima della sua elezione. «L’attuale primo cittadino aveva assicurato che non ci sarebbero più stati circhi con animali in città. Ma l’unico passo in avanti che si vanta di aver fatto è quello di aver spostato la struttura nella zona industriale, togliendola dalla spiaggia libera, dove si trovava tre anni fa».
L’amministrazione etnea respinge però le accuse e rivendica il diverso approccio alla materia adottato negli ultimi anni. Sul fronte inquinamento l’assessore all’Ecologia Rosario D’agata precisa che «il circo ha degli scarichi propri e produce rifiuti che non incidono sul sistema di smaltimento della città». E rettifica poi quanto sostenuto dalle associazioni: «Non abbiamo mai detto che a Catania non avremmo più ospitato circhi, ma che ne avremmo consentito l’insediamento a patto che fossero rispettate le previsioni del regolamento». E sui mancati controlli preventivi aggiunge: «Manderemo i vigili urbani per vedere se i requisiti sono stati rispettati e se dall’Asp sono stati fatte le dovute ispezioni e verifiche».
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