Presunto stupro a Cinisi ai danni di una 15enne «Diecimila euro a chi dà notizie utili alle indagini»

Il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo sta preparando un’ordinanza, che sarà pubblicata domani, con la quale ha deciso di stanziare la somma di diecimila euro da consegnare a chi fornirà notizie utili per risalire agli aggressori di una giovane di 15 anni di Terrasini che ha denunciato di essere stata violentata a Cinisi. I carabinieri hanno sentito alcune persone nell’ambito delle indagini sulla presunta tenata violenza sessuale ai danni della minorenne.

La ragazza, che è apparsa molto provata e ancora sotto choc, ha detto ai militari di essere stata afferrata da un uomo,sulle braccia e nel corpo, che l’avrebbe trascinata nei pressi della spiaggia di Magaggiari dove si sarebbe consumato lo stupro. Insieme all’aggressore ci sarebbe stato un altro uomo, rimasto in auto. Il racconto, che è apparso molto confuso, è al vaglio degli investigatori, coordinati dalla procura del Tribunale per i Minorenni, che devono chiarire ancora molti aspetti della vicenda.

«Bisogna essere concreti. Non è sufficiente fare un Consiglio comunale dove si registra la solidarietà – spiega il primo cittadino – Noi sindaci compiamo atti amministrativi. Sto quindi preparando un’ordinanza con la quale, per motivi di ordine pubblico, posso dare un premio a chi fornirà notizie utili alle indagini, e questo a mio parere significa appunto essere concreti. È una vicenda che ha sconvolto il mio paese, che mi rattrista e che coinvolge una ragazzina di 15 anni».

 Un episodio che ha turbato profondamente i cittadini che ora, dice il sindaco, hanno paura: «Devo rispondere ai timori dei miei cittadini anche con quella che alcuni chiamano taglia ma che io chiamo ricompensa, un premio per chi vuole collaborare con le forze dell’ordine per individuare i responsabili». «Lo stato della sicurezza nel paese è quello normale di una cittadina del Meridione dove, sussiste un controllo 24 ore su 24 da parte delle forze dell’ordine. A Cinisi i controlli arrivano, quando li chiamiamo anche da Carini, da Isola delle Femmine». 

Inoltre, conclude Palazzolo, «non voglio che ci siano confusioni sulle competenze istituzionali, per cui chi ha notizie le deve dare alle forze dell’ordine e non certamente al sindaco che in questo contesto fa solo la sua parte».  Le indagini sono condotte dai carabinieri e coordinate dalla procura presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo.

Stefania Brusca

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