Quelli coinvolti dall'associazione Libera Mente sono ragazzi che provengono soprattutto dal Nord, in vacanza in Sicilia all’insegna dell’impegno sociale. Pochi i palermitani e un solo volontario tra i locali. «Mi impegno perché le mie figlie non siano costrette a scappare da qui»
Cinisi, giovani da tutta Italia al lavoro contro il degrado «In tanti ci elogiano ma nessuno viene a dare una mano»
Una trentina di ragazzi volontari provenienti da tutta Italia e una cooperativa nata nel 2011 a Cinisi, Libera Mente, insieme per ripulire le strade del paese e delle zone limitrofe. «Sono tutti giovanissimi, vengono da Venezia, Como, Varese, Torino e qualcuno anche da Firenze e Roma» spiega l’assessore Mimmo Scrivano, una delle poche figure istituzionali coinvolte nell’iniziativa promossa dalla cooperativa. «Pagano una quota per passare una settimana qui, è una vacanza a tutti gli effetti, fatta di momenti culturali e gite, ma anche di obblighi – spiega l’assessore – Lavorano tre ore la mattina per tre giorni alla settimana, tutto il resto è una vacanza». Il coinvolgimento dei volontari è evidente e anche se il gruppo si rinnova di continuo, c’è sempre qualcuno che decide di tornare a ripetere questa esperienza. Ma a interessarsi alle attività promosse da Libera Mente, che ha la sua sede nel cosiddetto Campo dei ciuri, un bene confiscato alla mafia, sono solo ragazzi del Nord. «I siciliani scarseggiano: ci sono stati solamente due ragazzi palermitani. E da Cinisi, mi spiace dirlo, non collabora nessuno, abbiamo un solo volontario» si rammarica Scrivano.
Quest’unico volontario è Damiano Randazzo, ex poliziotto in pensione, nato e cresciuto a Cinisi, profondamente innamorato della sua terra. «Partecipo a moltissime iniziative come questa perché mi interessa migliorare il mio paese. Cerchiamo di dare degli input, ma la popolazione è sorda» racconta Randazzo. Lui ha scelto da tempo di camminare da solo, mettendo da parte ogni colore politico, motivato da un solo grande obiettivo: «Un domani le mie figlie non devono essere costrette a scappare via da Cinisi» dice emozionandosi. «Io ho girato l’Italia e non posso non chiedermi perché al Nord le cose funzionano e qua no, che cosa cambia? Abbiamo un territorio splendido. Torre Pozzillo, Torre Molinazzo, la Tonnara dell’Orsa che sarà restaurata a settembre». Domande inevitabili per uno che nella vita ha sempre avuto a cuore il destino del proprio paese e che si è sempre messo in gioco con progetti, proposte e iniziative. «Potremmo rivalutare il nostro territorio perché è bellissimo – torna a dire – solo che l’aeroporto in parte lo ha deturpato portando inquinamento. Ma la classe politica di questo non parla, evidentemente è un argomento scomodo».
Sono circa 37 le persone, fra giovani volontari e coordinatori della cooperativa, guidata dalla presidentessa Elena Ciravolo, ad «aggredire quotidianamente il territorio per salvarlo». In questi giorni le attività di Libera Mente si stanno concentrando sulla via Sandro Pertini, in stato di abbandono da quasi trent’anni. «Ho fatto diversi appelli, ma ho ricevuto solo critiche da chi pensa che io voglia apparire – continua Randazzo – Ma a me tutto questo non interessa, voglio solo che il paese risorga, la mia unica colpa è di amarlo. In molti ci fanno i complimenti per quello che facciamo, però intanto non viene nessuno a dare una mano, è questo il problema più grande». Sembra scarso, dalle parole del volontario, anche l’impegno dimostrato dalle amministrazioni locali. «Non ci sono risorse a Cinisi, non esiste una mentalità che punti a credere e a spendere nel paese» spiega l’uomo. Che spera che il primo cittadino, Giangiacomo Palazzolo, riesca presto a creare delle prospettive stimolanti almeno per investitori lontani dalla Sicilia. «Opposizione e maggioranza si fanno la guerra da decenni, nessuno ha ancora capito che servono dialogo e onestà, oltre che a controlli costanti. Gli incivili si possono educare» conclude fiducioso.