Il rilevatore elettronico è attivo da giovedì scorso con un limite di 70 chilometri orari. Dispositivo identico a quelli istallati nei mesi scorsi. L'obiettivo è quello di fermare la lunga lista di incidenti stradali
C’è un nuovo autovelox lungo la strada statale 284 È il terzo già entrato in funzione tra Bronte e Paternò
Installato lungo la strada statale 284 il terzo autovelox. Si tratta di rilevatore di velocità piazzato da qualche giorno in contrada Passo zingaro, nel territorio del Comune di Adrano. L’autovelox é operativo già giovedì, come riferisce a MeridioNews il comando della polizia municipale, e il limite di velocità fissato é di 70 chilometri orari. Gli altri due autovelox, installati mesi addietro, si trovano nel territorio di Biancavilla, nei pressi del rettilineo in cui c’è lo spartitraffico leggero con limite di velocità 70 chilometri orari, mentre il secondo invece è collocato in territorio di Paternò lungo il rettilineo di Scalilli con il limite di velocità fissato a 90 chilometri orari.
I misuratori di velocità sono stati piazzati dopo diversi incontri in prefettura finalizzati a cercare di trovare una soluzione per diminuire i sinistri lungo le statali 284 e 121. Giuseppe Gullotta e Andrea Carmanello, presidente e avvocato di Aiace, associazione a tutela dei consumatoti di Bronte, più volte hanno evidenziato che si devono attuare misure per disciplinare la velocità e non adottare soluzioni che puntano a elevare solo multe. «Gli automobilisti lungo la statale 284, fino a oggi, hanno dovuto sopportare esclusivamente i costi delle multe provenienti dagli autovelox e la spazzatura nelle aree di sosta», dicono i due esponenti di Aiace, in una nota stampa, i quali si chiedono che fine hanno fatto gli impegni presi da parte dei Comuni interessati davanti alla prefetta di Catania.
«Aumentare l’illuminazione stradale e le barriere, rettificare i tracciati degli svincoli per renderli più sicuri, sensibilizzare le famiglie, scuole, associazioni e parrocchie sui temi della sicurezza stradale» .In sostanza l’associazione si domanda se con i soldi delle multe nei Comuni interessati dagli autovelox finiscano nel bilancio di previsione con l’obiettivo di potenziare le misure di sicurezza stradale. «Abbiamo il diritto di sapere come vengono spesi i nostri soldi – spiegano i legali – In caso di difformità faremo una segnalazione alla Corte dei Conti, firmata da tantissimi cittadini del comprensorio», concludono Gullotta e Carmanello.