«Sono qui per porre un freno a tutto quello che è uscito fuori all’indomani della nostra estromissione dai playoff»: esordisce così Pietro Lo Monaco che, come spesso è avvenuto nella sua storia da dirigente del club rossazzurro, è intervenuto per fare chiarezza. Obiettivo dei suoi strali, stavolta, sono alcuni giornalisti, rei a suo dire di «averci capito ben poco della situazione». «Ho letto che la nostra stagione è stata fallimentare, che tutti dovevano andare a casa, sostituendosi alla società nei giudizi e nelle sentenze di fine anno. Si è fatta disinformazione – ha tuonato Lo Monaco – con l’obiettivo di creare sgomento, con messaggi non belli».
«Ho sempre detto – continua l’amministratore delegato – che il Catania combatteva due campionati: quello dei conti, primario, e quello sul campo. Noi rischiavamo il fallimento: abbiamo lavorato, cominciando a percorrere una strada che solo i pazzi potevano pensare avesse una via d’uscita. Qualsiasi addetto i lavori – specifica Lo Monaco – mi avrebbe sconsigliato di andare avanti: noi ci abbiamo creduto e lavorato, tra miliardi di difficoltà. Questa missione di non far fallire il Catania l’ho messa davanti al mondo intero: mi fa arrabbiare – afferma con forza Lo Monaco – la superficialità con cui si diffondono determinati messaggi. Abbiamo fatto tanta strada, è assolutamente impossibile fallire il prossimo anno».
Tra passato e futuro, il discorso non può non andare su quanto fatto nella stagione conclusasi. Che, secondo il direttore, non può essere ridotto alla semplice eliminazione nella semifinale dei playoff col Siena. «Avevamo creato una squadra che era la migliore dei tre gironi di C, col migliore attacco della categoria, con una delle migliori difese e che si può vantare di avere il miglior pubblico. Abbiamo riportato la gente allo stadio – sottolinea Lo Monaco – e siamo stati la prima squadra di tutti e tre i gironi di serie C per presenze allo stadio. Come si può parlare di campionato fallimentare, dopo risultati del genere? Ci vorrebbe più rispetto – specifica Lo Monaco nei confronti della stampa – è stato assimilato un modo di scrivere da giudici, non da giornalisti»
Sulla questione allenatore, Lo Monaco è stato molto chiaro confermando come Cristiano Lucarelli abbia ormai finito il suo percorso in rossazzurro. «Ha ottenuto buoni risultati – conferma il dirigente – ma le nostre idee in merito sono chiare. Gli comunicheremo che intendiamo trovare una intesa per la risoluzione del contratto perché il prossimo anno ci sarà una nuova guida per il Catania. Fare un’altra stagione con lui potrebbe essere una mossa non felice, dato che agli occhi dei tifosi è il tecnico che non è riuscito a centrare l’obiettivo Serie B. Il nuovo mister arriverà – conferma Lo Monaco – a metà della prossima settimana (Sottil, Drago, Grassadonia i nomi che circolano, ndr). Il prossimo anno lotteremo per lo stesso obiettivo. Vogliamo vincere il campionato – ribadisce con orgoglio Lo Monaco – siamo una società viva e forte».
Capitolo rosa: «Andrea Di Grazia resterà con noi, ma è in scadenza di contratto. O rinnova o, in alternativa, vedrà le partite dalla tribuna. Porcino – prosegue il Direttore – aveva già un mezzo impegno con la Cremonese, quindi davanti alle proposte provenienti dalla B dobbiamo rispettare la volontà del calciatore. A noi – specifica Lo Monaco – piacerebbe continuare con lui: Rizzo – conclude l’amministratore delegato del Catania – tornerà a Salerno: mi è dispiaciuto, inoltre, che Mazzarani abbia firmato proprio con la squadra campana». Riflessione anche sul patron Nino Pulvirenti: «prima o poi si riapproprierà del suo ruolo in società, com’è giusto che sia. Può essere – ribadisce Lo Monaco – che Pulvirenti torni presto ad essere il presidente del Catania».
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