Non fosse stato per il clamoroso errore del portiere calabrese Confenti, a questo punto, parleremmo di una fallita ripartenza da parte del Catania. Dopo un buon primo tempo e una ripresa imprecisa, senza praticamente concludere in porta, lo svarione dell’estremo difensore amaranto regala ai rossazzurri tre punti insperati vista la mancanza di qualità espressa dalla squadra di Sottil. A preoccupare sono, ancora una volta, le grandi difficoltà palesate dalla manovra offensiva: serve di più per poter insidiare Juve Stabia, Rende e Trapani in vetta.
Mezz’ora prima dell’inizio della sfida il Massimino è ancora semivuoto, ma campeggia già una scritta in Curva Nord che lascia intendere senza dubbi quale sia la posizione del tifo organizzato: «Non c’è più tempo né scuse, pretendiamo la B, sia chiaro per tutti». Un macigno non indifferente che Sottil cerca di rendere meno pesante schierando il suo classico 4-2-3-1: previsioni della vigilia rispettate, con Scaglia che in difesa vince il ballottaggio a sinistra con Baraye e Vassallo schierato sulla fascia mancina in attacco al posto di Khalifa Manneh. Il Catania comincia con l’acceleratore premuto: al 3′ Lodi ispira Barisic: il tiro d’esterno dello Sloveno però è sballato e il numero 7 cestina una buona occasione. L’inizio è gagliardo e i ritmi sono alti: la Reggina fa molta attenzione e, in fase di non possesso, i suoi esterni d’attacco Tulissi e Sandomenico danno manforte al centrocampo.
Al 14′ altra potenziale buona occasione, con Marotta che per poco non profitta di un disimpegno errato da parte di Confente. Il Catania prova tutte le possibili carte per aggirare la diga amaranto, dai lanci lunghi orchestrati da Silvestri al fraseggio rapido e veloce: purtroppo non c’è nulla da fare, nemmeno quando al 19′ Scaglia conclude al volo su assist di Lodi da angolo, trovando una grande risposta di Confente. Il pressing rossazzurro è costante, ma manca sempre l’ultimo passaggio, l’intuizione risolutiva. Il forcing nel finale di tempo porta un cross radente molto pericoloso di Barisic, su cui Marotta per poco non si avventa. In pieno recupero, poi, il numero 9 si divora un gol già fatto: cross al bacio di Scaglia, Marotta interviene di piede e non riesce a deviare il pallone in rete a porta praticamente sguarnita.
La ripresa comincia col pressing del Catania e un tiro murato di Vassallo. Al 56′ ci prova Lodi su calcio da fermo, con la palla che coglie l’esterno della rete. Sottil intuisce che qualcosa nella manovra offensiva non va, con la squadra che non riesce praticamente mai ad arrivare al tiro. Allo scoccare dell’ora di gioco, quindi, dentro l’artiglieria pesante: dentro Llama e Curiale e rossazzurri in campo con un 4-2-4 super offensivo. Il pubblico prova ad incoraggiare i giocatori per il forcing finale, ma nulla cambia: al 28′ Curiale imbecca Barisic che entra in area da sinistra e conclude di poco a lato. Inizia a serpeggiare malumore tra il pubblico e la Reggina, in contropiede, sfiora addirittura il vantaggio al 32′ con una botta di Emmausso fuori di poco.
Gli attacchi nel finale si fanno confusi: al 39′ Llama prova un tiro fuori, mentre tre minuti dopo arriva l’azione che sblocca la partita. Ancora Llama tira in porta da angolo, a Confente sfugge clamorosamente la palla dalle mani e Marotta, da un centimetro, si avventa su una palla che stavolta non può sbagliare. Il Massimino ritrova improvvisamente voce e coraggio, scortando la squadra negli istanti finali. Il triplice fischio di Camplone di Pescara è una liberazione: il Catania trova tre punti volando al quarto posto in classifica a quota 21, con la Juve Stabia che resta lontana otto punti e una partita in più. La strada da fare è ancora lunghissima: martedì pomeriggio, a Matera, ci vorrà tutt’altro tipo di prestazione,
Il tabellino:
Catania-Reggina 1-0
Marcatori: 87′ Marotta
Catania (4-2-3-1): 12 Pisseri; 23 Ciancio, 4 Aya, 5 Silvestri, 8 Scaglia (33′ st Baraye); 18 Rizzo, 27 Biagianti (61′ Curiale); 7 Barisic (29′ st Manneh), 10 Lodi, 20 Vassallo (61′ Llama); 9 Marotta. Allenatore: Andrea Sottil
Reggina (4-3-3): 22 Confente; 26 Kirwan, 2 Conson, 21 Solini, 25 Mastrippolito (46′ Zivkov); 8 Zibert, 16 Petermann (62′ Franchini), 14 Marino (39′ st Navas); 10 Tulissi, 19 Tassi (62′ Emmausso), 11 Sandomenico (29′ st Redolfi). Allenatore: Roberto Cevoli
Ammonito: Petermann, Silvestri, Emmausso
Arbitro: Camplone (Sezione di Pescara)
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