Sono 18 le persone arrestate dalla polizia a Catania nell’ambito dell’operazione antidroga Cemento. Le persone arrestate apparterrebbero a due gruppi: uno si sarebbe occupato della distribuzione minuta di droghe, l’altro del traffico della cocaina che sarebbe arrivata dalla Calabria. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di […]
Operazione antidroga Cemento a Catania, i dettagli e i nomi dei 18 arrestati
Sono 18 le persone arrestate dalla polizia a Catania nell’ambito dell’operazione antidroga Cemento. Le persone arrestate apparterrebbero a due gruppi: uno si sarebbe occupato della distribuzione minuta di droghe, l’altro del traffico della cocaina che sarebbe arrivata dalla Calabria. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’indagine sono state arrestate diverse persone in flagranza di reato e sono stati sequestrati 6,25 chili di cocaina suddivisi in panetti e 78mila euro in contanti. Il giudice per le indagini preliminari (gip) ha disposto, inoltre, il sequestro in via d’urgenza di beni mobili e immobili riconducibili ad alcuni degli indagati.
Alcuni degli indagati si trovavano già in carcere per altri reati, quindi il provvedimento restrittivo è stato loro notificato nella struttura penitenziaria. Gli agenti della polizia di Catania sono stati supportati dalla polizia di Enna e nell’operazione sono state coinvolte unità specializzate e un elicottero. Secondo chi indaga, a «spacciare al minuto cocaina e crack» sarebbe stato un gruppo capeggiato da Antonino Cocuzza (50 anni), che si sarebbe avvalso della collaborazione del genero, Sebastiano Giovanni Buda (29 anni), il quale avrebbe gestito due lucrose piazze di spaccio, una operativa in via Palermo, l’altra nel quartiere Villaggio Sant’Agata. Oltre a Cocuzza e a Buda, sono stati arrestati: Emanuele Barrile (30 anni), Salvatore Carbonaro (43), Ferdinando Faro (28), Marco Francesco Gagliano (27), Josè Gioia (23), Benedetto Rapisarda (35), Nicolò Ventimiglia (31), Agatino Giuffrida (46), Salvatore Assennato (32) e Francesco La Spina (50).
Le forze dell’ordine hanno anche ricostruito l’esistenza e l’operatività di un altro e più strutturato gruppo, imperniato sullo stretto legame di parentela tra i vari associati, attivo nel traffico di ingenti quantitativi di cocaina. Il capo sarebbe stato Francesco Platania (56 anni), detto Francu do Cementu. Oltre a lui sono stati arrestati altri presunti componenti del gruppo criminale: Natale Platania (38 anni), Damiano Platania (30), Giuseppe Platania (33), Maria Francesca Nicotra (50 anni) e Cristian Viglianesi (33). Una delle basi operative del gruppo sarebbe stata individuata in una rivendita di prodotti per l’edilizia del quartiere catanese San Cristoforo, dove sarebbero avvenute diverse consegne di cocaina a numerosi acquirenti. Il canale di approvvigionamento della droga sarebbe stato localizzato in Calabria. Sulla base delle indagini, lo stesso corriere avrebbe consegnato cocaina sia al gruppo che sarebbe stato diretto da Platania, sia al gruppo che starebbe stato promosso e organizzato da Cocuzza e da Buda.