Il pragmatismo al potere: Daniel Semenzato, 30 anni di Montebeluna (Treviso), è un uomo senza fronzoli sia in maglietta e calzoncini sia lontano dal rettangolo di gioco: sono state risposte chiare e secche quelle date nel pomeriggio ai cronisti, presenti a Torre del Grifo in occasione della consueta conferenza stampa di metà settimana. Il primo argomento all’ordine del giorno è ovviamente quello legato alla gara di sabato prossimo – ore 14.30 – contro la Casertana: i campani sono quint’ultimi in classifica, ma guai a pensare che possa essere un incontro facile. «Loro sono messi un po’ male – evidenzia Semenzato – ma verranno qui a dare battaglia, sarà una partita tosta: dobbiamo pensare a fare una grande prestazione e a portare a casa il risultato, come abbiamo fatto nel corso delle ultime due occasioni». Uno sguardo a Trapani-Lecce di domani sera, ovviamente, sarà dato: «La partita sarà trasmessa in tv, quindi la guarderemo. Noi, però, dobbiamo pensare soltanto al nostro impegno. È necessario essere concentrati – ribadisce il terzino rossazzurro – prenderemo atto di ciò che arriverà da fuori».
La carriera dell’esterno difensivo rossazzurro, fino allo scorso anno, si è sviluppata tra Pordenone, Bassano, Treviso, Cremonese, Cittadella e Venezia: unico intermezzo al sud Italia, finora, sono stati i sei mesi a Lecce nella stagione 2012-2013. Qualche differenza, secondo Semenzato, esiste tra i vari gironi della C: «Al Sud normalmente c’è molto più agonismo: i derby sono più sentiti rispetto al Nord, dove magari le squadre tendono a cercare un po’ più il fraseggio. Una squadra come la nostra, però, ha ottime qualità sia a livello agonistico che in fase di palleggio».
Una squadra di ottimo livello quella rossazzurra: la stagione, finora, sta rispecchiando i valori della rosa. «Sono soddisfatto di quanto abbiamo dimostrato come squadra – sottolinea Semenzato -, siamo secondi, ci stiamo giocando il campionato col Lecce. Abbiamo avuto le nostre occasioni per essere ancor più vicini ai salentini, ma non ci siamo riusciti: stiamo comunque lavorando per essere in vetta quando conta». Una soddisfazione di gruppo che è riservata anche alle sue prestazioni, seppur con una precisazione: «Sono contento della stagione: finora – ricorda Semenzato – ho giocato quasi tutte le partite (18 presenze e 2 assist in campionato, ndr), anche se mi manca il gol. Negli ultimi anni mi è sempre capitato di segnare, qui non ancora: prima di tutto però vengono i risultati della squadra, quindi alla fine va bene così, siamo comunque contenti. Sto bene: nelle ultime due gare mi sono fatto trovare pronto, la gamba è buona e sono felice».
Sul ruolo preferito in campo, Semenzato non fa differenze: «Non c’è un ruolo adatto alle mie caratteristiche, posso fare più cose quando vengo chiamato in causa. Il modulo più azzeccato è quello che ti porta ad arrivare ai risultati. Nel triennio a Bassano, ad esempio, ho giocato quasi solo a sinistra, quindi non mi trovo in difficoltà quando vengo spostato di fascia». Sguardo conclusivo, infine, sul girone di ritorno: «Solitamente – ammette il rossazzurro – è più duro rispetto all’andata, anche perché le squadre che devono salvarsi danno ancora di più. Dobbiamo cercare di rimanere concentrati per sbagliare meno partite possibili: in casa o fuori non deve cambiare nulla per noi».
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