«Dalla città della mobilità individuale fatta di cemento e petrolio, da qualche anno, stiamo pensando alla città della mobilità collettiva stiamo programmando piano piano la città del 2030. Oltre alle tre linee di tram che connettono già le periferie al centro, si stanno acquisendo tutti i pareri degli uffici sul progetto definitivo, affinché ci sia […]
Catania: «Altre tre linee di tram e piste ciclabili»
«Dalla città della mobilità individuale fatta di cemento e petrolio, da qualche anno, stiamo pensando alla città della mobilità collettiva stiamo programmando piano piano la città del 2030. Oltre alle tre linee di tram che connettono già le periferie al centro, si stanno acquisendo tutti i pareri degli uffici sul progetto definitivo, affinché ci sia la preventiva approvazione del Consiglio superiore dei lavori pubblici per le altre tre linee di tram stazione-stadio, Notarbartolo-Libertà e viale Regione Siciliana-Università-stazione che a metà del prossimo anno andranno in gara». Lo ha detto l’assessore alla Mobilità del Comune di Palermo Giusto Catania che ha partecipato in mattinata, nella sede di Ance Palermo, al focus sulla Mobilita nella Sicilia del 2030, nell’ambito della XII edizione delle Giornate dell’Economia del Mezzogiorno.
«Abbiamo realizzato in cinque anni 200mila mq di aree pedonali su un totale di 400mila. Sul fronte delle piste ciclabili – ha aggiunto Catania – è vero che sono inadeguate e che siamo ancora indietro, ma intanto la nostra pianificazione sulla mobilità dolce è stata premiata a Ecomondo di Rimini e adesso si tratta di realizzarla. Nei prossimi giorni Palermo avrà un cofinanziamento di 600 mila euro dal ministero dell’Ambiente che si aggiungono ai circa 750 mila che metteranno Comune e Amat per realizzare una pista ciclabile bidirezionale di quattro km, che attraverserà le vie Villafranca, Mattarella, Leopardi, Piemonte, Campania, Ausonia per arrivare in viale Strasburgo. Si perderanno centinaia di parcheggi per le auto, ma avremo una pista ciclabile degna di questo nome che farà aumentare la percentuale degli spostamenti in bici casa-lavoro che oggi sono fermi all’1,5%», ha concluso Catania.
(Fonte: Ansa)