Il percorso in tre tappe fino al 16 luglio è stato presentato nei giorni scorsi dal sindaco Orlando e dall'assessore Catania. Stop alle auto nell'area antistante la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, mentre corso Re Ruggero diventerà a doppio senso di marcia. In corso Tukory una rotatoria per agevolare la circolazione veicolare
Cassaro, scatta la rivoluzione del traffico Da oggi la prima fase verso la pedonalizzazione
Alla fine è arrivata. Nonostante le polemiche, le barricate e le petizioni. Parte oggi la rivoluzione del traffico in corso Vittorio Emanuele in vista della dichiarazione dell’itinerario arabo-normanno patrimonio dell’Umanità. Il verdetto Unesco è atteso per il 2 luglio, ma il sindaco Leoluca Orlando, e l’assessore alla Mobilità Giusto Catania nei giorni scorsi hanno firmato le nove ordinanze che rendono off limits alle auto la zona. Un percorso a tappe al 16 luglio. Oggi verrà resa pedonale l’area davanti la chiesa di San Giovanni degli Eremiti e corso Re Ruggero diventerà a doppio senso di marcia. Per agevolare la circolazione veicolare in corso Tukory è stata creata una rotatoria.
La seconda tappa scatterà, invece, il 2 luglio: Porta Nuova sarà chiusa al traffico per effettuare dei lavori di restauro e sarà riaperta il 9 luglio. Nel frattempo corso Alberto Amedeo diventerà a doppio senso di marcia. Ultima tappa è in programma il 16 luglio, dopo il Festino di Santa Rosalia. Per quella data scatterà la Ztl e solo per i residenti muniti di apposito pass gratuito sarà consentita la circolazione. La linea 104 diverrà la “linea Unesco” e sarà l’unica che potrà attraversare il Cassaro in un solo senso di marcia, scendendo verso il mare e risalendo da corso Tukory per raggiungere il capolinea al Parcheggio Basile.
«Misure sperimentali» ha detto nei giorni il primo cittadino, presentando alla stampa il piano. Occorrerà attendere la riapertura delle scuole, infatti, per verificare gli effetti sulla viabilità, ma per Orlando il riconoscimento Unesco avrà «una ricaduta economica a cascata». Non la pensano allo stesso modo residenti e commercianti della zona, che hanno firmato una petizione per chiedere la modifica del provvedimento. Nel documento vengono chiesti parcheggi, un potenziamento del servizio di pulizia e della manutenzione di strade e marciapiedi e maggiore sicurezza. Ad appoggiare la petizione nei giorni scorsi è stato il presidente della commissione Attività produttive, Paolo Caracausi. «Pensare di chiudere la zona alle auto senza rivalutarla seriamente – aveva – e affrontare i problemi più urgenti, serve solo a fare propaganda. Il sindaco ascolti le istanze di commercianti e cittadini e ritorni sul provvedimento”. Ma al momento da Palazzo delle Aquile nessun dietrofront.