Caso Saguto, trasferimenti per Licata e Chiaramonte Per il pm Scaletta forse sarà chiesta l’archviazione

La prima Commissione del Csm ha espresso parere favorevole ai trasferimenti al tribunale di Marsala per Lorenzo Chiaramonte e al tribunale di Messina per Fabio Licata. Dopo l’avvio della procedura nei loro confronti, avevano deciso di fare richiesta di trasferimento in prevenzione: dopo il parere favorevole della Prima Commissione, la parola passa alla Terza, competente proprio sui trasferimenti, che formulerà la proposta al plenum.

I due magistrati sono coinvolti nell’inchiesta della procura di Caltanissetta  sull’assegnazione degli incarichi degli amministratori giudiziari dei beni confiscati alla mafia, che coinvolge il giudice Silvana Sagutosospesa dall’incarico anche per «il pericolo» che le «condotte illecite accertate» possano essere reiterate, il marito Lorenzo Caramma, l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, il presidente di sezione Tommaso Virga, ex componente del Csm e anche i pm Dario Scaletta. E in Prima Commissione, oggi si è conclusa l’istruttoria, con l’audizione del procuratore aggiunto di Palermo Dino Petralia, sentito proprio in relazione alla posizione del pm Dario Scaletta; sulla sua procedura di trasferimento per incompatibilità, la Commissione sarebbe orientata a chiedere l’archiviazione. Nodo questo che probabilmente  verrà sciolto nella riunione di giovedì prossimo, quando la Commissione dovrebbe invece depositare gli atti per l’ex consigliere del Csm Tommaso Virga: quest’ultimo, dopo il deposito degli atti, potrà presentare documenti e memorie difensive, poi la Commissione deciderà se proporre al plenum il suo trasferimento per incompatibilità ambientale o l’archiviazione. Virga, tuttavia, potrebbe anche, alla fine, fare lui stesso istanza di trasferimento ‘in prevenzione’, come i colleghi Chiaramonte e Licata. 

Giovedì, infine, la Commissione potrebbe iniziare il suo lavoro sul fascicolo aperto sulla posizione del presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Roma, Guglielmo Muntoni: il magistrato, il cui nome compare in alcune intercettazioni dell’inchiesta dei pm di Caltanissetta, ha presentato a Palazzo dei Marescialli una lettera per difendere il proprio operato e ha anche chiesto di essere convocato in audizione. La Commissione, al momento, ha soltanto aperto un fascicolo bianco e dovrà valutare se avviare anche per Muntoni la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità.


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