Il tribunale del Riesame di Palermo ha accolto l’appello della Procura ma al momento il provvedimento resta sospeso fino alla decisione della Suprema Corte
Caso Maniaci, nuovo divieto di dimora per giornalista «Decisione infondata, ricorreremo in Cassazione»
«Ancora a noi ufficialmente non hanno notificato nulla, io l’ho saputo adesso attraverso le agenzie di stampa» dice a MeridioNews Bartolo Parrino, legale del direttore di Telejato, Pino Maniaci, insieme ad Antonio Ingroia. «Sembrerebbe che la Corte del Tribunale della Libertà abbia accolto l’appello del Pubblico ministero, ritenendo corretta la contestazione del capo 14 a Maniaci», prosegue Parrino, riferendosi all’ipotesi di estorsione all’ex assessore di Borgetto Gioacchino Polizzi. Secondo i pm Roberto Tartaglia, Annamaria Picozzi, Francesco Del Bene e Amelia Luise il giornalista avrebbe costretto Polizzi ad acquistare uno stock di magliette, in cambio di una linea più morbida da parte della televisione di Partinico nei confronti delle istituzioni locali.
«Per questo motivo vorrebbero ripristinare la misura, applicando nuovamente il divieto di dimora nelle province di Trapani e Palermo – continua i legale -. Però, il deposito della motivazione è previsto entro 30 giorni, quindi al momento la misura è sospesa». Se ne riparlerà, dunque, entro il prossimo 3 luglio. «Naturalmente noi impugneremo in Cassazione, perché riteniamo assolutamente infondata questa decisione, peraltro si tratterebbe di un’applicazione di misura per un capo d’accusa che il Gip ha ritenuto insussistente» spiega ancora Parrino, che preferisce non pronunciarsi oltre sulla vicenda.
«Voglio prima leggere il provvedimento, ma mi pare che ci sia un certo accanimento» aggiunge, sottolineando la completa fiducia nei giudici: «Non abbiamo mai messo in dubbio l’operato delle istituzioni. Abbiamo fiducia nella magistratura, ma il ripristino della misura ci lascia allibiti, siamo molto sorpresi – conclude Parrino -. Ricorreremo in Cassazione e poi sarà la Suprema Corte a decidere la fondatezza o meno».