"non so se c'e' da credere ad uno sbaglio cosi' marchiano o piuttosto ricondurre tutto all'ennesima macchinazione dei partiti romani che vogliono spartirsi la sicilia. In entrambi i casi il quadro e' deprimente. Una cosa e' certa non permettero' a nessuno di continuare ad abusare della nostra terra".
Caso Fava/Micciché: “Errore marchiano o macchinazione romana?”
“Non so se c’e’ da credere ad uno sbaglio cosi’ marchiano o piuttosto ricondurre tutto all’ennesima macchinazione dei partiti romani che vogliono spartirsi la Sicilia. In entrambi i casi il quadro e’ deprimente. Una cosa e’ certa non permettero’ a nessuno di continuare ad abusare della nostra terra”.
Lo dice il leader di Grande Sud, nonché candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Gianfranco Micciché a proposito della controverso caso di Claudio Fava, il candidato della Sinistra (Sel, Idv, Rifondazione comunista, Verdi, Un’altra storia e altri cartelli) ritiratosi dalla corsa per Palazzo d’Orlèans per presunte anomalie nella documentazione.
Micciché comunque, nel dubbio, un colpo lo sferra: “Questa sinistra che con il caso Fava ha dimostrato di non saper gestire neanche la presentazione di una candidatura secondo i dettami di legge, non capisco come si possa candidare alla guida di una regione complessa come la Sicilia”.