L'azienda di igiene ambientale fa sapere di aver fatto fronte alle segnalazioni con turni di lavoro straordinario e un'operatività quasi su 24 ore. Raccolte in tre giorni tre tonnellate di immondizia. «Quanto prima» si procederà a rimuovere le discariche abusive. Campo replica a Orlando: «Serve un’operazione-verità sui mezzi e sulle attrezzature»
Caos rifiuti, per Rap emergenza alle spalle Cgil contro sindaco: «Non si spari nel mucchio»
Emergenza rifiuti superata a Palermo. Almeno secondo la Rap. In tre giorni il personale dell’azienda di igiene ambientale del capoluogo ha raccolto e rimosso oltre 3 tonnellate di pattume, accumulato in diverse zone della città. «Terminata ogni criticità inerente la raccolta» spiegano da piazzetta Cairoli. Un super lavoro che è arrivato dopo la strigliata del sindaco Leoluca Orlando, che nei giorni scorsi ha chiamato a raccolta i vertici dell’azienda e i funzionari comunali per fare il punto proprio sui disservizi.
«La disponibilità dei mezzi e del personale – spiegano dalla Rap – ha consentito un rapido ed immediato recupero. Nonostante le condizioni di lavoro critiche, per le alte temperature, il lavoro si è avvicendato su più turni con operatività quasi su 24 ore». Le zone segnalate (Autonomia Siciliana, Brunelleschi, Molara, Mondello, Sferracavallo, Sperone, Brancaccio, Bonagia, Zen) sono state tutte ripulite. Un capitolo a parte riguarda le discariche abusive che si procederà «quanto prima a rimuovere». Per completare la pulizia della città i netturbini si dedicheranno adesso alle campane.
Eppure le polemiche sull’emergenza rifiuti non sembrano per nulla attenuarsi. Al sindaco che aveva puntato il dito su sindacati e lavoratori, «resistenti al cambiamento», operato dal Cda di Rap, replica il segretario della Cgil, Enzo Campo. «Se ci sono lavoratori che non fanno il loro dovere, esistono gli strumenti per sanzionarli con misure disciplinari e punire anche le inadempienze più gravi – dice il leader sindacale -. Il sindaco dichiara che la Rap ha fatto 1.100 ammonimenti e licenziato 17 persone? Hanno fatto bene. Se ci sono ancora sacche di comportamenti colpevoli, proseguano con gli ammonimenti e con le sanzioni».
Eppure, secondo Campo nonostante i provvedimenti disciplinari le criticità nel servizio restano. Segno che non tutto può essere imputato a lavoratori e sindacati. Al contrario secondo il numero uno della Cgil di Palermo le colpe vanno ricercate nel management dell’azienda a cui spetta l’organizzazione del lavoro. «Da parte del sindaco e dell’amministrazione della Rap – spiega – non c’è invece la minima autocritica sugli automezzi, annunciati da mesi, che dovevano arrivare e ancora non arrivano». Ecco perché secondo il leader sindacale Palazzo delle Aquile e l’azienda di igiene ambientale dovrebbero portare a termine «un’operazione-verità». Sui mezzi e sulle attrezzature.
«In ultimo, ma non per ultimo – tiene ancora a chiarire il segretario della Cgil – la mia organizzazione, la Cgil, non ha partecipato mai a incontri per delegittimare Cda di partecipate, figurarsi quello della Rap, che si delegittima da solo. La Cgil mai si è immischiata e mai si immischierà nelle proposte per la designazione dei consiglieri d’amministrazione. Chiediamo pertanto al sindaco – conclude Campo – di non fare denunce generiche, dica quali sono le organizzazioni che hanno chiesto questo, è troppo facile sparare nel mucchio. Non serve a nessuno. Non è questo il metodo».