Caos fase due differenziata: «Dove butto le cialde del caffè?»  Ritardi nel ritiro della carta e c’è chi lascia sacchetti in strada

La fase due della raccolta differenziata a Palermo è iniziata da due giorni e c’è ancora più di una perplessità tra i cittadini della zona Resuttana-Strasburgo dove già sono stati portati via i cassonetti ed è partito il servizio porta a porta. Tutti sono concordi sul fatto che sia un’iniziativa lodevole ma c’è forse da mettere a punto meglio la gestione del servizio. Da chi non ha idea di come si elimina una bustina di tè o la cialda del caffè di una nota marca ai dubbi su come gettare via gli escrementi del cane o la sabbia della lettiera del gatto, fino ad alcuni interrogativi più ingombranti: dove piazzo i cinque contenitori per la differenziata? E anche se il Comune sostiene che Palermo Ambiente e la Rap abbiano informato i cittadini in modo «capillare» sono diversi quelli che hanno ancora dei dubbi. 

 «Quando mesi fa mi hanno detto che avrebbero iniziato con la raccolta differenziata anche qui – racconta Marta, una residente nella zona di via Resuttana – ero contenta, poi ho iniziato a pensare dove avrei potuto collocare i cinque secchi dell’immondizia e mi sono confusa. Mi devo abituare all’idea, certo non è stato gestito bene il lancio dell’iniziativa perché avrei preferito ricevere maggiori informazioni prima che questa partisse». «Anche se ho scaricato il vademecum dal web – continua la giovane – mi sono rimasti dei dubbi su come smaltire la sabbia della lettiera del gatto o la confezione della cialda del caffè. Presumo che la bustina di carta vada nell’umido mentre le capsule vanno eliminate con la plastica, come si fa con la carta dei cioccolatini». «Solo il portiere del mio stabile mi ha dato qualche nozione in più e mi ha fornito una fotocopia del vademecum del Comune – commenta un altro – Il giorno in cui sono venuti qui a informarci sul servizio io non c’ero, fatto sta che non mi hanno lasciato i bidoni ma un cartellino dove si diceva di andare a ritirarli». Secondo i dati forniti dall’amministrazione nelle due zone Strasburgo e Resuttana sono coinvolte 8600 famiglie (poco più di 20 mila abitanti) e sono stati consegnati 6991 kit a fronte di 1635 assenti.

Una residente per fare fronte ai problemi di spazio ha provveduto ad acquistare dei bidoni adatti alla sua abitazione: «Visto che non posso utilizzare quelli forniti dal Comune, perché troppo ingombranti – racconta – ho provveduto a comprarne di più piccoli a mie spese, avrei dovuto buttare fuori il divano o il tavolo da pranzo». Ma il problema non è solo suo. «Nel mio condomino ci sono una quarantina di abitazioni – ripercorre la ragazza –  tra cui diversi bivani e monolocali, penso che anche gli altri condomini si siano posti il problema, per me tenere la casa in ordine è diventato davvero difficile ma questa non è certo una questione che si può porre il Comune. Differenziare i rifiuti è giusto, quindi si deve fare». 

Anche se la raccolta differenziata nella zona è appena partita, il titolare di un market lamenta che non sono stati ritirati i rifiuti all’orario stabilito e che ha dovuto sollecitare chi di dovere perché lo inserisse nella lista degli esercizi dove effettuare il ritiro. Inoltre sostiene che nel quartiere ci sono molte persone che non sanno ancora bene come smaltire l’immondizia. Anche un altro residente della zona, Jacopo Maurilio Rap lamenta che anche a casa sua non è stata ritirato il cartone all’orario previsto e afferma che sono molti i cittadini che incuranti delle nuove norme, abbandonano per strada sacchetti in prossimità dei cassonetti per la differenziata. Un fenomeno di inciviltà anche questo documentato dalle foto inviate a Meridionews da un abitante di viale Croce Rossa che ha scattato delle foto la mattina del 16 novembre a cento metri dall’ospedale Villa Sofia, riferendo poi che gli operai della Rap erano intervenuti per ripulire tutto, lasciando la strada immacolata. Un omaggio in vista dell’arrivo del premier Renzi?    

«È fisiologico che nei primi giorni possano esserci delle difficoltà –  spiega il rappresentante legale di Palermo Ambiente Marcello Capetta – Ciò avviene in ogni città d’Italia, ogni qual volta si parte con la raccolta porta a porta. Entro pochi giorni si entrerà a regime e certi episodi non torneranno a manifestarsi. La raccolta differenziata è una scelta di civiltà e occorre il contributo di tutti per affrontare e risolvere i problemi». E aggiunge: «Lamentarsi il primo giorno mi sembra eccessivo. Anche nelle zone del Palermo differenzia 1 i primi giorni sono stati governati dal caos; poi, tutto ha funzionato e funziona ancora alla perfezione. Ci sono stati dei problemi nel ritiro della carta e del cartone e in alcuni casi, non essendoci più i cassonetti, la gente, se vogliamo anche poco informata e a volte incivile, ha depositato i sacchetti per strada». Capetta spiega che «Siamo al corrente di tutto, avendo battuto il territorio palmo a palmo e interverremo. C’è una squadra operativa e innamorata di Palermo che sta cercando di non lasciare nulla al caso. Ai cittadini chiediamo solo un po’ di pazienza e soprattutto collaborazione. Spesso i problemi nascono dall’inciviltà dilagante, non dall’inefficienza delle aziende. Se si creano cumuli di rifiuti dove non si dovrebbero creare, a volte la colpa è del cittadino incivile, non delle aziende che non puliscono. Spesso e volentieri abbiamo bonificato intere aree e dopo pochi giorni si sono riformate le discariche. Massima attenzione per le richieste dei cittadini, tolleranza zero per chi maltratta Palermo. In questo ultimo mese sono state elevate tantissime sanzioni. Continueremo su questa strada».

Palermo Ambiente offre informazioni ed assistenza tramite il call center dell’ufficio di coordinamento (Palermo Ambiente, Via Resuttana 360) a disposizione di tutti i cittadini, con cinque postazioni, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 (numero di telefono: 091/7601515).


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Da chi non ha idea di come si elimini una bustina di tè a chi non sa come gettare via gli escrementi del cane o la sabbia della lettiera del gatto fino a quelli che non hanno spazio in casa per fare posto ai nuovi contenitori. «È fisiologico che nei primi giorni possano esserci delle difficoltà - spiega il rappresentante legale di Palermo Ambiente -. Entro pochi giorni si entrerà a regime»

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