Caos Amt, attese e autobus stracolmi di passeggeri Studente: «Stiamo tutti accalcati e senza sicurezza»

Pochi mezzi in strada, attese alle fermate che aumentano, utenti inferociti e un’azienda in deficit economico. Sono gli ingredienti del collasso del servizio di trasporto pubblico a Catania targato Amt. Una situazione che giorno dopo giorno si fa più pesante e che sembra, almeno per il momento, lontana dall’essere risolta. A raccontarla non sono soltanto i numeri dei bilanci, ma soprattutto gli utenti che quotidianamente utilizzano gli autobus per andare a lavoro o raggiungere le sedi dell’università. Nel calderone è finito anche il Brt, la linea di mezzi rapidi che attraversa la città utilizzando le corsie protette. Un servizio rapido che oggi corre alla velocità di una lumaca. «Ho preso il bus in via Etnea per raggiungere il Policlinico, la gente si continua ad accalcare e a ogni fermata ci sono in media 50 persone che vogliono salire», racconta a MeridioNews uno studente della facoltà di Medicina che ogni giorno si sposta con il servizio pubblico.

Secondo il giovane la situazione
da 15 giorni sarebbe al limite della sopportazione, ma i primi accenni risalirebbero già ai mesi passati. «È stato un crescendo – spiega – altro che linea veloce. Il Brt ormai è oltre ogni norma di sicurezza, se qualcuno ha un malore dentro che si fa?». Una domanda senza risposta come gli appelli dell’azienda alla Regione per lo sblocco dei fondi. All’orizzonte c’è anche lo sciopero annunciato dalle sigle sindacali per il 20 maggiodopo quello dello scorso aprile che ha coinvolto il sindacato di categoria Fast-Confsal. Il nodo della vicenda è legato al riconoscimento dei fondi per i chilometri percorsi tra il 2013 e il 2015. Soldi che dovrebbe arrivare dagli uffici regionali di Palermo per la strada macinata dagli autobus. I finanziamenti non sono però l’unico problema. C’è anche il bilancio e la mancata approvazione del nuovo contratto di servizio.

Problemi che non sono stati tamponati nemmeno dal recente sblocco da parte del Comune di Catania di
sei milioni di euro. Una quota di pagamenti arretrati che il presidente della società Carlo Lungaro ha definito a MeridioNews «una goccia dentro un oceano di debiti». In strada stando alle stime sindacali circolerebbero soltanto 50 vetture rispetto alle 130 previste. Uno stato i sindacalisti definiscono «di pre-fallimento, con lo spettro di possibili ridimensionamenti anche del personale». 

Il primo cittadino
Enzo Bianco, finito nel mirino delle critiche di sindacati e politica, ha commentato la vicenda attraverso un comunicato stampa: «Chiedo a tutti – ha detto – il massimo senso di responsabilità. I lavoratori sanno che stiamo facendo il massimo per risolvere i problemi. Certo, qualcuno sta soffiando sul fuoco senza rendersi conto della delicatezza del momento». La tabella dei lavori per cercare di risolvere la situazione potrebbe prevedere la convocazione di un tavolo tecnico con l’assessore regionale Giovanni Pistorio


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]