Cantieri Culturali, furto allo Spazio Franco Da luglio senza fondi per la sorveglianza

Grave furto ai Cantieri Culturali della Zisa. A essere preda dei ladri è Spazio Franco, di recente apertura. Una prima stima dei danni è di circa sei-settemila euro. Soprattutto attrezzature, la cui assenza blocca le attività, come mixer e casse. «I ladri sono entrati dalla finestra, hanno aperto pure il frigo e si sono portati via la fornitura bar», spiega sconsolato Giuseppe Provinzano, attore e regista teatrale nonché presidente dell’associazione culturale Babel Crew. Hanno avuto tutto il tempo necessario, insomma. «Probabilmente sapevano che i Cantieri sono sguarniti di notte, e se la sono presa comoda». 

L’amara scoperta questa mattina, all’apertura quotidiana del padiglione 18. «Sarà successo in nottata – aggiunge l’operatore culturale -, siamo arrabbiati e sconsolati. Tutto questo è successo anche perché da luglio per i problemi di bilancio del Comune (che dovrà essere approvato in consiglio, anche se i tempi restano incerti … ndr) non viene più garantita la guardia notturna ai Cantieri Culturali della Zisa. I Cantieri sono sorvegliati fino a mezzanotte, da allora e fino alle 8 del mattino, quando attaccano il turno i dipendenti comunali, sono terra di nessuno». 

Negli scorsi mesi a fornire il servizio di vigilanza privato era la Ksm, alla quale il Comune non ha però rinnovato la convenzione proprio per lo stallo a Palazzo delle Aquile. In questi mesi estivi è stato individuato un accordo di massima coi dipendenti comunali di servizio ai Cantieri, che hanno garantito uno straordinario giornaliero di quattro ore, dalle 20 alle 24. Poi però, appunto, gli spazi culturali alla Zisa restano del tutto incustoditi. «Noi avevamo già provato a protestare in assessorato – aggiunge Provinzano – ma è arrivata la solita risposta, “abbiamo le mani legate perché il contratto con la Ksm è scaduto”. Qualcuno doveva incapparci, ci siamo incappati noi. Per noi è un grave danno. Ad oggi io non so come continuare, potrei pure chiudere».

Una vicenda che si aggiunge alle tante difficoltà che già Spazio Franco aveva avuto prima di poter vedere la luce: inizialmente previsto al Parco Cassarà, poi sequestrato per la presenza di amianto, in un secondo momento i Cantieri Culturali della Zisa erano stati individuati come luogo adatto per il progetto che aveva vinto un bando ministeriale. Ma nel 2016 la Soprintendenza mette sull’area il vincolo monumentale per area di interesse storico di tipologia industriale, facendo rimodulare ancora una volta l’idea iniziale che trova poi la sua sede nell‘ex falegnameria del padiglione 18.

Adesso si spera almeno che le telecamere della zona abbiano ripreso le immagini del furto. Alcune sono posizionate agli ingressi perimetriali in via Paolo Gili e in via Perpignano, altre danno sull’ingresso a partire dal Centro di Cinematografia da un lato e dalla parte dell’Accademia delle Belle Arti dall’altro, ai due margini insomma della strada dove sorge Spazio Franco. «Stiamo cercando di capire se sono attive» si limita a commentare Provinzano.

Nel tardo pomeriggio arriva la replica del Comune. «La gara per i servizi di vigilanza attiva presso i Cantieri Culturali della Zisa è in corso – afferma l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano – ed è bandita già da settimane. Dopodomani (giovedì 13 settembre alle ore 12.00, n.d.r) scade il termine per l’invio delle offerte da parte delle ditte. La mancata disponibilità del bilancio ha purtroppo impedito tempi rapidi anche se nel frattempo, già da diverse settimane, sono stati ampliati diversi servizi, quali la turnazione del personale fino a tarda sera e la vigilanza mobile della polizia municipale. Certamente chi ha agito aveva informazioni precise e ciò sarà vagliato dagli inquirenti, cui sono state messe a disposizione le registrazioni degli impianti di video controllo».


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