Davanti i giudici dovranno presentarsi il primario Alfredo Ruggero Galassi e due medici dello stesso reparto. In sospeso la posizione di due fornitori, che avevano chiesto l'abbreviato. Per loro il magistrato aveva chiesto l'assoluzione ma il gup Fabio Barbagallo Digiacomo ha rinviato le carte in procura
Cannizzaro, stent scaduti impianti ai pazienti Rinviati a giudizio tre medici di Emodinamica
Tre medici a processo e due fornitori che rimangono nel limbo, in attesa della decisione della procura. È questo l’ultimo passaggio della vicenda degli stent scaduti che sarebbero stati impiantati ad alcuni pazienti ricoverati all’ospedale Cannizzaro di Catania. A giudizio andranno il primario dell’unità di Emodinamica, Alfredo Ruggero Galassi, e due cardiologi inquadrati nello stesso reparto: Salvatore Adriano Azzarelli e Michele Giacoppo. Le operazioni di angioplastica finite nel mirino degli inquirenti sono sette, e riguardano la presenza di farmaci scaduti all’interno degli stent medicali, ossia i piccoli tubi che vengono inseriti nelle coronarie durante gli interventi di riparazione dei vasi arteriosi.
Il primario è imputato per abuso d’ufficio, stesso reato per gli altri due medici ai quali però viene contestato anche il delitto colposo contro la salute pubblica. Il giudice per l’udienza preliminare Fabio Diagiacomo Barbagallo ha invece disposto la restituzione degli atti in procura per rivalutare la posizione di due fornitori. Si tratta di Alessandro Pilo e Salvatore Costanzo. Entrambi avevano chiesto l’accesso al rito abbreviato e per loro il magistrato propendeva per l’assoluzione. Il reato ipotizzato era quello di frode nelle pubbliche forniture.
Nel procedimento l’ospedale Cannizzaro si è presentato come parte civile, rappresentato dall’avvocato Tommaso Tamburino. Il nosocomio riveste un doppio ruolo in quanto è stato citato in causa anche come responsabile civile, dopo essere stato chiamato in giudizio da due pazienti, presenti nel processo come parti lese.