Un intervento che ha messo a dura prova i dipendenti della Rap impegnati, come spiega il presidente Roberto Dolce, che ha sottolineato l'importanza di una rapida azione per «ripristinare la sicurezza e il decoro dei luoghi a salvaguardia della salute degli abitanti del campo, dei residenti del quartiere e dei vicini ospedali»
Campo rom, ultimati i lavori di bonifica «Salvaguardata la salute dei cittadini»
Ultimata la bonifica del campo rom della Favorita. Da tempo l’area versava in uno stato di degrado considerato rischioso per la salute, non soltanto delle persone che lo popolano. Entrando nel campo le prime cose che si notano sono le aree incendiate dove prima, presumibilmente, venivano accatastati e dati alle fiamme rifiuti o materiale di risulta che adesso, grazie anche al posizionamento di diversi cassonetti all’ingresso del campo e al centro dello spiazzo, dovrebbero essere smaltiti in modo regolare. Oltre alla pulizia dei luoghi, nell’intero perimetro sono state effettuate operazioni di diserbo e sanificazione.
Nel campo abitano circa 22 famiglie che da decenni vivono lì, tra cani randagi, galline. Il degrado, fino a qualche mese fa era evidente: cumuli di rifiuti e cavi della corrente elettrica a vista. Il Comune ha via via dotato la struttura di silos per l’approvvigionamento idrico ed effettuato il difficile censimento delle case, edificate in tempi brevi, ma alle quali non manca nulla. Nemmeno il bagno e la cucina.
«L’intervento è stato molto impegnativo – spiega il presidente della Rap Roberto Dolce – ma bisognava agire quanto prima per ripristinare la sicurezza e il decoro dei luoghi a salvaguardia della salute degli abitanti del campo, dei residenti del quartiere e dei vicini ospedali. Nei giorni scorsi nell’area era divampato un incendio fortunatamente circoscritto e spento grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco».
Hanno lavorato ogni giorno non meno di sette operai supportati da mezzi: una pala gommata, un decespugliatore, due autocarri con cassoni, un motolambro. Portati via circa 450 tonnellate di rifiuti indifferenziati che hanno comportato oltre 50 viaggi al TMB, sono stati altresì riempiti tre cassoni scarrabili di ingombranti.