Caltagirone, studenti al freddo in agitazione Scioperi e assemblee: «In aula con le stufe»

La protesta degli studenti del liceo scientifico Majorana di Caltagirone ha fatto scuola. I primi a lamentarsi per il freddo erano stati proprio i ragazzi dell’istituto superiore di via Piersanti Mattarella, che avevano ottenuto di uscire in anticipo già ieri a causa della temperatura troppo bassa all’interno della scuola. Oggi è toccato agli iscritti del liceo classico-linguistico Bonaventura Secusio, che hanno lasciato le classi alle 11.15 di questa mattina, dopo che il personale scolastico – su ordine della dirigente – ha verificato quanti gradi ci fossero nelle aule. «In alcuni casi, erano meno di dieci», racconta Antonio. Più drastica, invece, la presa di posizione degli alunni dell’Itc Giorgio Arcoleo di via Autonomia: questa mattina hanno iniziato uno sciopero e si sono assentati in massa, in attesa che rappresentanti d’istituto e preside trovassero una soluzione al problema.

La questione è semplice: una normativa nazionale, recepita a livello locale, prevede che i termosifoni negli edifici pubblici non possano essere accesi prima dell’1 dicembre. Ma la legge parla comunque chiaro: nelle scuole la temperatura deve essere sempre di almeno 20 gradi, con due gradi di tolleranza in più o in meno. Un microclima difficile da mantenere se, come in questi giorni nel Calatino, all’esterno si scende sotto i dieci gradi. «Già in classe faceva davvero freddo, ma la cosa peggiore erano i corridoi e la palestra», spiega Annalisa, del Bonaventura Secusio. Lei e i suoi compagni di scuola hanno cominciato ad agitarsi giovedì. La prima cosa che hanno fatto è stata verificare da soli quanti gradi ci fossero nelle stanze dell’istituto scolastico. «La media era 10,5 gradi – dice Antonio – La scuola è stata ristrutturata da poco e il calore si mantiene meglio, ma anche se i riscaldamenti fossero stati accesi avremmo sofferto il freddo. Nella mia classe c’è un solo termosifone, sotto la finestra. Negli anni passati abbiamo portato le stufe in classe, anche se non si può fare».

«Noi facciamo i conti da anni con impianti termici inadeguati», aggiunge Simone, dell’Itc Arcoleo. «I tubi del riscaldamento sono pochi e piccoli, non bastano per le nostre classi. E gli infissi sono rovinati, quindi alcune finestre non si chiudono bene. Il risultato è che in inverno stiamo in classe coi giubbotti e i guanti. Questi giorni di freddo hanno solo anticipato una cosa che sarebbe successa più avanti», continua il giovane. E siccome anche lunedì è previsto che i termosifoni rimarranno spenti, l’accordo tra il preside e i rappresentanti d’istituto potrebbe prevedere l’uscita anticipata di un’ora. «Ma il freddo non comincia certo dopo la ricreazione», conclude. Dello stesso avviso sono i suoi coetanei dello scientifico Majorana. Che stamattina, riuniti in assemblea d’istituto, hanno discusso proprio dei termosifoni: «Al secondo piano si sta peggio che al primo – interviene S., del Majorana – Vedremo cosa fare lunedì, ci stiamo riflettendo. In generale, però, sappiamo che molti professori sono d’accordo con noi».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]