L'ambulanza era parcheggiata nel cortile interno dell'ospedale Gravina e San Pietro. Una delle due persone a bordo è stata denunciata perché trasportava persone inferme senza autorizzazioni. Il 47enne era già noto per le vicende dell'inchiesta Requiem
Caltagirone: servizio abusivo per il trasporto dei malati Senza defibrillatore e con bombole di ossigeno scadute
I carabinieri di Caltagirone hanno denunciato un 47enne del posto in
quanto ritenuto responsabile di avere trasportato persone malate senza essere in
possesso dell’autorizzazione sanitaria prevista per i mezzi di soccorso. Tutto è partito da controllo di un’ambulanza modello Renault 33 parcheggiata nel cortile interno dell’ospedale Gravina e Santo Pietro di Caltagirone.
Le persone a bordo del mezzo, con le scritte Ambulanza e Croce Caltagirone onlus, si sono qualificate come autista-soccorritore e soccorritore. Entrambi erano vestiti con abiti normalmente utilizzati dagli operatori sanitari e dai soccorritori e hanno riferito ai
militari di svolgere il servizio taxi per il trasporto degli ammalati.
A seguito di un controllo, i carabinieri hanno accertato diverse irregolarità riferibili
al mezzo che, benché in regola con i documenti di circolazione, è risultato privo di
autorizzazione rilasciata dall’autorità sanitaria competente per il trasporto di soccorso
infermi e con un chilometraggio superiore a quello massimo consentito oltre il quale il
mezzo va sostituito e non destinato al soccorso o trasporto degli ammalati.
I carabinieri hanno effettuato una verifica sulla strumentazione medica a bordo e hanno
constatato l’assenza del defibrillatore semiautomatico, degli estintori previsti dalla legge e
la presenza di due bombole di ossigeno scadute da diverso tempo.
Il 47enne denunciato è già noto per precedenti vicende giudiziarie legate all’indagine Requiem. Un’inchiesta che aveva fatto venire alla luce il sabotaggio dei concorrenti nell’ambito delle onoranze funebri per i pazienti deceduti all’interno dell’ospedale di Caltagirone.