La formazione politica Il quadrifoglio, quella di riferimento del deputato regionale Luca Sammartino, non ha superato lo sbarramento del cinque per cento. Viene da lì però Giuseppe Rabbito, uno dei cinque assessori nominati da Franco Pignataro. Gino Ioppolo, dal canto suo, conferma la compattezza del centrodestra
Caltagirone, designate le giunte di Pignataro e Ioppolo Tra assessori anche la lista rimasta fuori dal consiglio
Oggi nessun apparentamento. E difficilmente ce ne saranno domani. È chiaro il quadro politico a Caltagirone, dove oggi sono stati comunicati ufficialmente i nomi degli assessori delle due possibili giunte: una guidata da Gino Ioppolo (centrodestra) e l’altra da Francesco Pignataro (centrosinistra). Sono loro i candidati sindaco che si contendono la massima carica del Comune calatino, che sarà decisa nel corso del ballottaggio del 19 giugno. Intanto le squadre sono fatte. A restare fuori dai giochi è la lista Caltagirone bene in comune, che pur avendo sfiorato il ballottaggio ha rinunciato ad appoggiare Pignataro e ha lasciato libertà di voto agli elettori. «Saremo all’opposizione, pur costruttivi, sia di Ioppolo sia di Pignataro – dicono – Abbiamo fatto una scelta di coerenza rispetto a quanto abbiamo detto durante la campagna elettorale».
Nella squadra di governo di Gino Ioppolo sono confermati Sergio Gruttadauria, consigliere comunale più votato, architetto e dipendente dell’amministrazione, al quale andrà la carica di vicesindaco. Seguono Sabrina Mancuso e Massimo Giaconia, dirigente scolastica la prima e consulente tributario di livello internazionale il secondo. I nomi nuovi, designati ufficialmente questa mattina, sono Francesco Caristia, candidato con Sicilia futura e uomo del deputato regionale di Acireale Nicola D’Agostino; e Vito Di Cara, democristiano di lungo corso e vicino ad Antonio Carullo, quest’ultimo prima consigliere comunale e poi sindaco di Caltagirone per tre legislature: dal 1978 al 1985.
Anche Franco Pignataro ha allargato la sua squadra assessoriale a altre anime politiche. Chi pensava che avrebbe guardato a Caltagirone bene in comune è rimasto deluso. La scelta dell’ex sindaco che cerca la riconferma è caduta invece sul gruppo politico che fa capo a Luca Sammartino, fondatore di Articolo 4 e fautore della fusione con il Partito democratico. Nel Calatino la lista si chiamava Il quadrifoglio e non ha superato lo sbarramento del cinque per cento. Ma è da lì che è stato preso il possibile futuro assessore Giuseppe Rabbito. Rabbito è un giovane avvocato come il suo probabile collega di giunta Salvatore Villoni, che invece è politicamente legato all’assessore regionale alle Autonomie locali Giovanni Pistorio. Nella squadra di Pignataro restano confermati il revisore dei conti Fabio Amato, la sindacalista Cisl Angela Tasca e l’ingegnere Filippo Leocata.